Damiano Mazzoni, Carlo Masci e Patrizia Martelli – Foto di Roberto di Blasio
PESCARA – Il 15 gennaio alle ore 11,00 presso la sala consigliare del Comune di Pescara è stato presentato il libro “Storia e Storie del calcio dilettantistico abruzzese” del giovanissimo giornalista Damiano Mazzoni, alla presenza del Sindaco Carlo Masci (grande sportivo e conoscitore delle tante squadre calcistiche dilettantistiche che popolavano la Pescara degli anni ’70-’80) e dell’Assessore allo Sport del Comune di Pescara Patrizia Martelli.
Damiano Mazzoni fin da piccolo si divertiva a seguire e a fare le telecronache delle partite di calcio. L’idea di scrivere questo libro gli è venuta durante il periodo del Covid ed ha però preso forma nel 2022 ed è stato poi pubblicato da Artemia Nova editrice verso fine dicembre del 2022.
Il libro raccoglie, come dice il titolo stesso, le storie, i tanti racconti, vicende e approfondimenti ripresi proprio dai protagonisti e sui campi di calcio abruzzesi. Il Mazzoni vuole quindi, con questo libro, mettere nero su bianco, per non dimenticare, tutto quello che ogni giorno si vive su quei campi in cui è stata fatta la storia del calcio dilettantistico della nostra regione.
Ci sono anche dei capitoli speciali dedicati a realtà calcistiche specifiche e al calcio dilettantistico femminile che merita, sicuramente, molta più considerazione.
Di seguito abbiamo raccolto le impressioni di Damiano Mazzoni, foto a cura di Roberto di Blasio.
“E’ stato molto bello oggi, perchè si è parlato di quello che è il calcio dilettantistico abruzzese, non solo per quanto riguarda Pescara, ma nella sua bellezza, nelle sue emozioni e soprattutto nella passione, che ci porta di fatto a credere in questo calcio.
Mi sento di ringraziare il sindaco Carlo Masci e l’assessore allo sport Patrizia Martelli, che sono stati gentilissimi e accoglienti nei miei confronti e soprattutto devo ringraziarli perché hanno valorizzato questo progetto, che spesso viene snobbato, perché si tratta semplicemente di un calcio dilettantistico, che a volte viene declassato per favorire appunto quello professionistico. Invece oggi abbiamo ricordato a tutti che è un calcio che ci lascia sempre tanto, ci lascia sempre delle emozioni. Viene portato avanti con passione, con tanti sacrifici da parte di atleti, da dirigenti, da presidenti, che fanno, appunto, tanti sacrifici e soprattutto mettono da parte tante storie che spesso non vengono neanche considerate, non vengono messe nero su bianco. Io ho voluto fare proprio questo, quindi mettere nero su bianco il calcio dilettantistico abruzzese e ho voluto citare, anche, il calcio femminile che deve essere valorizzato e che io ho voluto fortemente includere all’interno del libro, con un’intervista diretta a Michela di Lodovico per poter dare testimonianza di un calcio che deve crescere e deve allontanarsi dagli stereotipi che gli ronzano intorno.
L’idea del libro, è stata proprio quella di lasciare una traccia di questo calcio, quindi mettere nero su bianco, i racconti, le storie, per tramandarle e lasciarle, appunto, su un libro che raccolga tutto, tutto quello che riguarda il calcio dilettantistico abruzzese”.