Attualità

Start up innovative in crescita del 44% in Abruzzo rispetto al 2017

Condividi

REGIONE – Al 20 luglio 2020 le start up innovative in Abruzzo sono 237 e pongono la regione al 13° posto nella graduatoria nazionale dove spicca-no Lombardia (3.207 unità pari al 27,4% delle 11.689 registrate in Italia) e Lazio (1.326 unità corrispondenti al 11,3%). Rispetto al 23 gen-naio 2017 in Abruzzo sono aumentate del 43,6%, percentuale inferiore al +73,8% nazio-nale, cosicché il peso della regione è calato dal 2,5% del 2017 al 2,0% del 2020.

Le start up abruzzesi sono prime in Italia per specializzazione1 nella lavorazione dei minerali non metalliferi (4 imprese), nella costruzione di edifici (5 imprese), nelle telecomunicazioni (3 imprese) e, sebbene con una sola impresa, nella metallurgia, nel trasporto tramite con-dotte e nei servizi di assistenza sociale residen-ziale. E’ quanto emerge dalle elaborazioni che il CRESA – Ufficio Studi dell’Agenzia per lo svi-luppo della Camera di Commercio dell’Aquila ha svolto sui dati della sezione speciale del Re-gistro delle imprese.

Tra le province spicca L’Aquila con 76 start up innovative (32,1% del totale regionale), seguita da Pescara (66 unità pari al 27,8%) e Teramo (64 unità corrispondenti al 27,0%). Le 31 start up localizzate a Chieti costituiscono il solo 13,1% del totale regionale. Rispetto al 23 gen-naio 2017 L’Aquila e Teramo emergono per il maggior aumento (rispettivamente +26 unità pari al +52,0% e +22 unità cioè +52,4%). Segue Pescara (+21 unità pari a +46,7%) e molto di-stanziata risulta Chieti (+3 unità corrisponden-te al +10,7%).

Le specializzazioni provinciali premiano Pesca-ra che, nonostante i numeri esigui, eccelle al primo posto nella graduatoria nazionale nella metallurgia e nel trasporto mediante condotta (entrambe con 1 start up) e Teramo che spicca al secondo posto nella graduatoria nazionale nella lavorazione dei minerali non metalliferi (2 start up) e al terzo posto nella fabbricazione di prodotti in metallo (3 imprese), nella fornitura di energia elettrica (5 imprese), nella costru-zione di edifici (4 imprese).

La presenza di donne nel capitale e nell’amministrazione delle start up abruzzesi è approssimativamente simile alla media nazio-nale (13,1% rispetto a 13,0%). La presenza di giovani, al contrario, mostra un valore regiona-le sensibilmente inferiore a quello italiano (11,8% rispetto a 17,7%). Riguardo alla presen-za di stranieri, invece, si registra un valore abruzzese leggermente superiore a quello na-zionale (4,2% rispetto a 3,5%).

Tra le province spiccano Chieti per il peso delle start up giovanili sul totale (16,1%) e Teramo per il peso sia delle start up femminili (17,2%) sia delle start up di stranieri (9,4%). Riguardo a quest’ultimo indicatore Teramo emerge a livel-lo nazionale in quanto si pone nella nona posi-zione nella classifica delle province italiane.

(1): Per indice di specializzazione si intende il rapporto tra il peso che quel settore mostra nella regione/provincia rispetto al peso di quello stesso settore nel territorio nazionale.

Start up innovative in crescita del 44% in Abruzzo rispetto al 2017 ultima modifica: 2020-10-26T10:35:24+00:00 da Redazione
Pubblicato da
Redazione

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter