Hanno ricordato i responsabili dell’ Associazione Fontevecchia:
si tratta del terzo evento natalizio promosso dall’Associazione presso il Borgo, nato nel ‘600, dopo l’accensione del presepe in terracotta realizzato da maestri artigiani toscani, e dopo la celebrazione, svoltasi lo scorso 14 dicembre, alla presenza di Don Vito Cantò, che ha benedetto il presepe donando, alla chiesetta recuperata e restaurata della Santissima Trinità, un quadro di San Camillo De Lellis. L’iniziativa odierna ha mirato a rafforzare il legame tra il vecchio Borgo e la città di Spoltore, un legame fatto di storia, di esperienze, di conoscenze, e che ora vogliamo rendere concreto, ben consapevoli dell’identità specifica del Borgo e della sua vocazione, ma anche della necessità della sua ‘unione’ con il centro cittadino.
L’evento, come previsto, è partito alle 16 con il Raduno di tutti i partecipanti nell’aia del Borgo con una merenda biologica e biodinamica offerta dall’Associazione Fontevecchia, quindi all’interno della chiesetta della Santissima Trinità, all’interno del Borgo Case Troiano, le Zampogne d’Abruzzo hanno suonato le melodie del Natale.
Nel cuore dell’aia i ragazzi della Cresima, accompagnati dalle catechiste, hanno ripercorso i passi del vangelo legati alla natività per poi aprire la processione che, dopo aver toccato tutti gli angoli del borgo, si è incamminata lungo via Valle Carbone, sotto la vigilanza degli agenti della Polizia Municipale, dell’Associazione Guide Escursionistiche ambientali di Antonio Catani e dei 4 volontari della Protezione civile che hanno assicurato la chiusura al traffico momentanea di via Dante Alighieri, via Colle San Giovanni, via Monte Secco, fino all’arrivo in piazza D’Annunzio.
Peraltro durante lo svolgimento della processione una signora ha accusato un malore, ed è stata subito soccorsa prima dai Volontari di Angelo Ferri che, con la Polizia municipale, hanno garantito il primo aiuto, per poi allertare l’autoambulanza che ha trasportato la donna in ospedale per gli accertamenti del caso.
“Contestualmente – hanno ripreso i responsabili dell’Associazione Fontevecchia – nel Borgo è avvenuto il rito dell’accensione delle torce e delle farchiette, fasci di canne da cui si traevano auspici per l’annata agraria, che ha dato il via alla partenza della fiaccolata”.
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