“Rispetto al passato si tiene conto della pandemia” prosegue il sindaco Chiara Trulli. “Anche chi non è interessato da uno sfratto esecutivo può presentare domanda assieme ad un’autocertificazione se ha subito, in ragione dell’emergenza Covid-19, una perdita di reddito superiore al 25%”.
Restano confermati i criteri già adottati nei bandi regionali: si tratta della procedura per accedere al Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli, rivolto a chi in seguito alla perdita di un lavoro o della scomparsa di familiare subisce una consistente perdita di reddito. Il fondo a disposizione del Comune è dedicato ai titolari di contratti di locazione immobiliare ad uso abitativo, soggetti ad atto di sfratto per morosità incolpevole, con citazione della convalida (sfratto esecutivo): a loro saranno concessi contributi atti a sanare la morosità incolpevole causata dalla perdita o dalla consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare.
E’ possibile in caso di licenziamento, accordi aziendali o sindacali che riducano l’orario di lavoro, in alcuni casi di cassa integrazione, per il mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici, cessazione di attività libero professionali o malattia grave che impedisca il lavoro. I requisiti per l’ammissione al beneficio sono: possesso della cittadinanza italiana, di un paese UE, o possesso di un regolare titolo di soggiorno; residenza nel Comune di Spoltore; titolarità di un contratto di locazione di una unità immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato e residenza nell’alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno; destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida; non titolarità di diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione nella provincia di residenza, di altro immobile fruibile; reddito ISEE (secondo la nuova normativa) non superiore a 35.000 euro o un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore ISEE non superiore a 26.000 euro. Il bando stabilisce che per l’assegnazione dei contributi saranno utilizzati criteri preferenziali cumulabili fra loro, come, a titolo di esempio, la presenza nel nucleo familiare di una persona con invalidità accertata per almeno il 74% o la presenza nel nucleo di minori.
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