Sospiri su vicenda ‘De Cecco’ e ‘Cuppari’

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Il capogruppo Forza Italia (Regione Abruzzo),  domani in Consiglio regionale,  con sua risoluzione, chiederà la revoca della delibera accorpamento Istituto Alberghiero ‘De Cecco’ e ‘Cuppari’ di Alanno

PESCARA – “La delibera regionale che sancisce l’accorpamento dell’Istituto Alberghiero ‘De Cecco’ di Pescara con il ‘Cuppari’ di Alanno, con la delocalizzazione dei due istituti a Cepagatti va immediatamente revocata. Lo chiederò domani nel corso della seduta del Consiglio regionale sottoponendo all’aula una risoluzione già inoltrata al Presidente Di Pangrazio, dando voce alle istanze di quasi 2mila studenti, oltre alle famiglie, docenti e operatori scolastici. Al tempo stesso chiedo alla giunta regionale di indire subito un avviso pubblico al fine di individuare le reali esigenze del territorio in materia di strutture scolastiche da risanare, ovvero per dirottare su obiettivi concreti le somme stanziate dal Miur per l’Abruzzo, ossia 10milioni di euro”. Lo ha ricordato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri.
“La vicenda dell’Alberghiero ha assunto i toni del ‘teatro dell’assurdo’ – ha commentato il Capogruppo Sospiri -: prima la giunta annuncia con toni trionfalistici di aver conquistato 6milioni e mezzo di euro destinati all’accorpamento di due istituti storici da trasferire a Cepagatti con la costruzione di un bio-campus, una decisione assunta senza alcuna concertazione con gli Enti locali, con le scuole e con il territorio. Scoppia la protesta, forte, eclatante, e la Regione stessa si affretta a scaricare la responsabilità di quella delibera su non si sa bene chi: l’assessore Di Matteo l’ha disconosciuta pubblicamente, anzi ha detto che non ne sapeva nulla pur avendo la relativa delega; il Presidente D’Alfonso ha incontrato dirigenti, studenti e genitori e ha detto che quel bio-campus non si farà mai così come l’accorpamento delle due scuole; idem il sindaco di Pescara Alessandrini e il Presidente della Provincia Di Marco, pure, quest’ultimo, responsabile della gestione degli Istituti superiori. Insomma all’improvviso la delibera 825, approvata dalla giunta regionale in assenza dell’assessore delegato Di Matteo, si è ritrovata, in poche ore, orfana di padre e madre, nessuno la vuole e nessuno l’ha approvata. Uno scivolone disastroso per il Governatore che ora cerca di recuperare terreno dopo l’ennesima figuraccia della sua Regione-tartaruga. Resta però che, anche se nessuno la vuole, quella delibera nessuno sino a oggi l’ha revocata, dunque la sua efficacia è piena e assolutamente valida. Per tale ragione ho presentato una risoluzione in cui chiediamo formalmente alla giunta regionale di revocare quel provvedimento: nella mia istanza ho ricordato che i fondi del Miur devono essere impiegati per la costruzione di nuove scuole innovative sotto il profilo impiantistico, strutturale e tecnologico, ma anche che nel Decreto del Miur si prevede che le Regioni, prima di individuare i progetti cui destinare le somme, devono acquisire le manifestazioni di interesse da parte degli enti locali, Comuni o Province, proprietari delle aree oggetto di intervento e interessati alla costruzione di una scuola innovativa. Ebbene, la giunta D’Alfonso ha saltato a piè pari questo passaggio, visto che nella delibera 825 non si evince alcun riferimento a bandi o avvisi ai quali le amministrazioni interessate abbiano partecipato, in altre parole, nessuno, né Provincia, né Comune di Pescara, hanno ‘manifestato il proprio interesse’ o chiesto il trasferimento dell’Alberghiero a Cepagatti né la costruzione del bio-campus. In secondo luogo, nella delibera 825 c’è la frase ‘sulla base delle proposte avanzate dall’assessore competente in materia di edilizia scolastica’, ma in sede di approvazione della stessa delibera risulta l’assenza dell’assessore Donato Di Matteo, gettando un’ombra sulla piena condivisione dell’atto o sul suo iter procedurale. Senza dimenticare che, durante la seduta straordinaria del Consiglio comunale a Pescara, lo stesso Di Matteo ha pubblicamente disconosciuto la paternità del provvedimento e della volontà di trasferire l’Alberghiero ‘De Cecco’ a Cepagatti. A questo punto – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri – le proposte che la Regione ha ritenuto di individuare appaiono rispondere solo a un criterio discrezionale del Governo regionale, in totale assenza di trasparenza e pianificazione, nonché programmazione, in evidente contrasto con le più basilari regole del ‘buon governo’ di un territorio. E tale modo di agire da parte della giunta regionale ingenera evidenti disparità, noncurante delle reali esigenze dei territori e della popolazione scolastica. Per tale ragione domani in Consiglio regionale, chiederemo, con la mia risoluzione, l’immediata revoca di una delibera scellerata, la 825, e chiederemo di indire un avviso di evidenza pubblica a cui le amministrazioni interessate e in possesso dei requisiti necessari, previsti dal Miur, possano rispondere in maniera tempestiva, al fine di non rischiare di perdere quegli stessi finanziamenti, e producendo tutta la documentazione necessaria”.

Sospiri su vicenda ‘De Cecco’ e ‘Cuppari’ ultima modifica: 2015-10-26T23:46:03+00:00 da Redazione
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