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Sospiri su porto di Pescara e Road map Piano regolatore

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Il consigliere regionale chiama in causa  il Governatore D’Alfonso  che avrebbe dovuto fornire al Consiglio Superiore dei Lavori pubblici sei integrazioni per il Piano e soluzioni  adeguate a risolvere subito i problemi di insabbiamento 

PESCARA – Il capogruppo Forza Italia in Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri, alla luce degli incidenti verificatisi mercoledì nel porto di Pescara a causa del vento, interviene con una nota, di seguito riportata, sull’annoso problema  del dragaggio e sul tema  del Piano regolatore portuale.
“Per il porto di Pescara è ufficialmente cominciata la fase di massima emergenza: servono interventi di dragaggio importanti per restituire agibilità e navigabilità ai fondali, servono finanziamenti e serve il Piano regolatore portuale per impedire che un soffio di vento mandi all’aria decine di piccole imprese marittime ferme nello scalo. Oggi torniamo a chiedere dove sia finita la Road map annunciata dal Governatore D’Alfonso lo scorso 3 marzo? A chiacchiere entro quindici giorni, quindi entro lo scorso 18 marzo, come aveva garantito lo stesso Presidente, egli stesso avrebbe dato risposta alle sei integrazioni richieste dal Consiglio superiore dei lavori pubblici al fine di dare massima celerità all’esame di uno strumento di sviluppo e programmazione ormai fondamentale. Oggi abbiamo la certezza, non più il sospetto, di trovarci di fronte all’ennesimo caso di ‘annuncite’ conclamata del Presidente-tuttofare, che però ha il difetto di dimenticare il rispetto delle scadenze. Il Porto di Pescara però non può permettersi né false prospettive, né ulteriori ritardi, ricordando che già due settimane fa le navi cisterna della Di Properzio hanno definitivamente abbandonato il nostro scalo per i fondali troppo bassi, e il rischio di interruzione delle attività riguarda ormai sempre più concretamente anche i pescherecci”.

“Appena lo scorso 3 marzo il Presidente D’Alfonso aveva tracciato il suo calendario per il Piano regolatore portuale – ha sottolineato il capogruppo Sospiri –, usando nomi altisonanti come ‘road map’ o ‘cabina di regia’, come sempre dando l’impressione di massima operatività e celerità della sua amministrazione del ‘fare’. Peccato che, a parte l’impressione, non c’è nulla. Entro 15 giorni avrebbe dovuto fornire al Consiglio Superiore dei Lavori pubblici sei integrazioni per il Piano: gli studi morfologici con dinamica fluviale e litoranea, di competenza del Comune di Pescara; l’esame degli aspetti inerenti le esigenze delle strutture impiantistiche; la sicurezza antincendio; i chiarimenti sugli aspetti economico-finanziari; le precisazioni sugli aspetti programmatori della portualità abruzzese; l’esame dei fabbisogni energetici, rimandando ad altro documento l’analisi delle criticità idrauliche. Abbiamo atteso con pazienza, ma ampiamente trascorsi i 15 giorni annunciati dal Governatore non abbiamo notizie circa l’invio al Consiglio Superiore dei Lavori pubblici della documentazione richiesta. E intanto i giorni passano, il nostro porto diventa sempre più impraticabile, il mini-dragaggio da 30mila metri cubi non sortirà alcun effetto, le navi cisterna hanno già abbandonato lo scalo, e i tempi per il Piano regolatore portuale di Pescara, che doveva rappresentare una priorità per la nostra Regione, si dilatano in maniera intollerabile. Oggi chiedo risposte al Governatore D’Alfonso: sono pronte le sei integrazioni? Sono state inviate al Consiglio Superiore dei Lavori pubblici? Sono state risolte le criticità sollevate? E, nell’attesa, quali soluzioni intende adottare per risolvere oggi, nell’immediato, i problemi di insabbiamento del porto canale di Pescara, evitando inutili sperperi di denaro per la costruzione delle pindariche ‘terrazze sul mare’, mentre iniziamo a registrare i primi danni concreti ai pescherecci?”.

 

Sospiri su porto di Pescara e Road map Piano regolatore ultima modifica: 2015-03-27T08:55:36+00:00 da Redazione
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