“La punta dell’iceberg della vicenda è una delibera adottata dal Direttore Generale della Asl di Pescara Armando Mancini lo scorso 13 dicembre 2018, solo oggi venuta alla luce, con cui si sono assunti ‘Provvedimenti attuativi dell’Atto Aziendale’ inerenti lo staff della Direzione generale. Ovvero – ha spiegato il Capogruppo Sospiri – con la delibera 1397 il Manager ha attivato una nuova Unità Operativa, ovvero la ‘Struttura semplice a valenza dipartimentale, denominata UOSD UPPSI’, afferente l’area di Staff, che, come si legge nel documento, dovrà sostanzialmente occuparsi di tutto ciò che ruota attorno al tema della sicurezza sul posto di lavoro e valutazione rischi, struttura semplice peraltro soppressa nel vigente Atto Aziendale di cui all’improvviso si è sentita di nuovo la necessità, a fronte di un nuovo Atto aziendale adottato dalla Usl di Pescara il 2 marzo 2018, quasi un anno fa.
Il tempismo, piuttosto sfortunato, con cui si passa all’attuazione del provvedimento ha già aperto una riflessione che diventa stupore quando, sempre nel provvedimento del 18 dicembre scorso, il manager Mancini ha conferito al dottor Franco Caracciolo l’incarico di Dirigente responsabile della nuova Unità Operativa semplice a valenza dipartimentale ‘nelle more del conseguimento, da parte del medesimo professionista, dell’attestato di formazione specifico per RSPP’.
Cioè il dottor Caracciolo al momento del conferimento dell’incarico di Dirigente responsabile della nuova struttura non aveva ancora i requisiti necessari, ma nel frattempo gli è stato già attribuito l’incarico di guidare un’Unità Operativa che, per sua natura, avrà piena autonomia finanziaria e gestionale. Non solo: per dare al dottor Caracciolo tutto il tempo necessario per divenire ‘idoneo’ al ruolo da svolgere, le sue mansioni saranno svolte da un altro dirigente, il dottor Busich, già Direttore della Unità Operativa Complessa Servizi Tecnici Manutentivi. Penso che tale delibera rappresenti un atto amministrativo di assoluta imprudenza da parte del manager della Asl, un atto che merita un approfondimento sotto ogni profilo – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -.
Per tale ragione chiediamo che la delibera stessa venga revocata o comunque congelata nelle more dell’arrivo di opportune giustificazioni da parte del manager Mancini cui, nel frattempo, chiediamo e suggeriamo maggiore morigeratezza nelle spese di una Asl il cui atto aziendale risulta a oggi impugnato dalla stessa Regione Abruzzo”.
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