Samp-Pescara: battaglia navale per la A

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Le due squadre alla ricerca della matematica certezza dei playoff (i liguri) e della A diretta (gli abruzzesi). Sfida spettacolo a “Marassi

GENOVA – Il campionato “spezzatino”, ormai parte integrante del nostro calcio, non si limita all’inserimento delle partite negli orari più strani del giorno, ma crea anche situazioni strane, che minano la credibilità del campionato. La partita Sampdoria-Pescara ne è un esempio lampante.

I biancazzurri, infatti, scenderanno in campo per ultimi in questo turno dopo che sia Verona (oggi in casa col Varese) sia Sassuolo (domani in casa con la Reggina) avranno già giocato. Questa situazione di calendario fa sì che, in caso di sconfitta da parte di entrambe le concorrenti, i ragazzi di Zeman scenderanno in campo già sicuri di essere promossi in serie A.

SI GIOCA SAPENDO IL RISULTATO DELLE AVVERSARIE – A quel punto, anche se Zeman gioca sempre per vincere, il Pescara potrebbe giocare mentalmente scarico, dato che il risultato prioritario è stato già raggiunto. Tutto ciò serve per dire che la partita tra Sampdoria e Pescara, non si giocherà solo a “Marassi”, ma sarà condizionata, e non poco da ciò che sarà successo nelle altre due partite. Il risultato di stasera tra Verona e Varese, infatti, interessa anche la Sampdoria, impegnata nella lotta al quinto posto con i lombardi (anche se il Padova ha ancora una minima speranza di scavalcare i liguri). Iachini conta di rimanere attaccato alla truppa di Maran fino all’ultima giornata per poi andarsi a giocare il quinto posto nello scontro diretto a Varese.

Non si può quindi dire con certezza a che partita assisteremo. Certo, quella tra blucerchiati e biancazzurri, è un match di cartello con molti giocatori interessanti in campo. Se ci si ferma alla valutazione delle rose, ci si domanda, come sia possibile che la Samp, piena zeppa di nazionali e di giocatori di serie A, sia arrivata a giocarsi un quinto posto, invece che la promozione diretta.

È anche vero, però, che, se si analizza la stagione di Samp e Pescara, non si può non notare come i 10 punti che separano la truppa di Zeman da quella di Iachini siano troppo pochi in relazione al rendimento che le due squadre hanno avuto in questo campionato. Iachini ha certo avuto il merito di raddrizzare un campionato nato storta sotto la gestione Atzori e proseguito male, inizialmente, anche dall’attuale tecnico, dato che, fino alla fine del girone di andata, la Samp aveva racimolato la miseria di 29 punti. Con un girone di ritorno a tavoletta i blucerchiati sono riusciti a scavalcare il Padova, ottenendo 38 punti in 19 gare grazie a 11 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte.

Certo, anche la società ci ha messo del suo investendo pesantemente nel mercato di gennaio, dove, sono arrivati tra gli altri Pellè, Juan Antonio, Eder e Renan, permettendo così al tecnico di cambiare volto ad una squadra che faticava a riprendersi dalla retrocessione in B.

Tatticamente Iachini schiererà il solito 4-3-1-2 con Foggia nelle vesti di “guastatore” pronto ad innescare le due punte, Pozzi e, se recupererà, Eder. Proprio l’ex cagliaritano sarà l’ago della bilancia per i liguri. Iachini infatti opporrà la fisicità di Obiang a Verratti, nel tentativo di arginare il numero 10 biancazzurro, e affiderà alle accelerazioni di Renan e Munari il compito di mettere Foggia nelle condizioni di incunearsi tra i difensori abruzzesi. In quest’ottica, l’assenza di Romagnoli potrebbe rivelarsi pesante, dato che Brosco, nelle sue ultime apparizioni, ha balbettato parecchio. Il punto debole della Samp, sta nei due terzini. Rispoli e Lazcko infatti sono due giocatori che spingono parecchio, ma che, hanno non poche difficoltà nel riprendere la posizione. Questo neo, contro due esterni con le qualità di Insigne e Caprari potrebbe rivelarsi un peccato mortale.

Il Pescara, anche nella “strana” gara con il Livorno, ha dimostrato di poter mettere sotto qualsiasi avversario. Se Insigne e compagni sfrutteranno le occasioni che creeranno, allora anche Genova potrà essere espugnata. Il Pescara ci ha abituato ormai ad ogni tipo di impresa. Ora, con l’obiettivo ad un passo, impensabile che la squadra molli. Andare in A, vincendo a Genova, sarebbe certo, il giusto coronamento di una stagione in cui molti, compreso chi scrive, a inizio stagione non credevano.

PROBABILI FORMAZIONI:

SAMPDORIA (4-3-1-2): Romero; Rispoli, Gastaldello, Rossini, Laczko; Munari, Obiang, Renan; Foggia; Pozzi. Eder.

PESCARA (4-3-3): Anania; Balzano, Brosco, Capuano, Bocchetti; Nielsen, Verratti, Cascione; Caprari, Immobile, Insigne.

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

Samp-Pescara: battaglia navale per la A ultima modifica: 2012-05-19T15:45:12+00:00 da Davide Luciani
Pubblicato da
Davide Luciani

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