Chiodi è indagato, insieme ad altre 14 persone, nell’ultima tranche dell’inchiesta, condotta dal procuratore capo di Pescara, Massimiliano Serpi e dal sostituto Andrea Papalia. Le contestazioni che riguardano l’ex governatore abruzzese, in particolare, vertono sulla mancata realizzazione della Carta di localizzazione dei pericoli di valanga (Clpv).
“Mi rendo conto che questa inchiesta attiene fatti molto dolorosi – ha proseguito Chiodi, accompagnato dagli avvocati Enrico Mazzarelli e Mauro Di Dalmazio – e quindi mi auguro che, se ci sono, vengano accertate tutte le responsabilità”, ha rimarcato Chiodi.
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