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Renzetti interviene su ‘caso’ riscaldamenti nelle scuole di Pescara

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PESCARA – L’assessore alla Pubblica Istruzione Roberto Renzetti nel corso della conferenza stampa  convocata per affrontare il ‘caso’ del presunto malfunzionamento degli impianti di riscaldamento nelle scuole comunali ,ha precisato che il Comune di Pescara non ha mai scritto su un contratto che gli impianti di riscaldamento nelle scuole cittadine si devono spegnere alle 10 del mattino. In tutte le scuole la temperatura rispetta quanto previsto dalla normativa, ossia i 18-20 gradi, come  è stato  verificato in un report a tappeto effettuato in tutti gli Istituti e sottoscritto dai dirigenti scolastici o dai responsabili della sicurezza nelle scuole quale certificazione di veridicità.Ha proseguito Renzetti:

Ormai siamo in Quaresima e forse i consiglieri Balducci e Pignoli dovrebbero smetterla con le loro ‘carnevalate’ e riacquistare quella serietà che più si addice al ruolo di consigliere comunale, seppure di una minoranza che cerca disperatamente spiragli di visibilità. Ma è evidente che quando si parla di scuole e soprattutto di bambini non sono ammessi scherzi di pessimo gusto.
“A inizio autunno – ha ripercorso brevemente l’assessore Renzetti – c’è stato un cambio nella gestione del riscaldamento in tutti gli edifici pubblici comunali, gestione passata, tramite appalto Consip, alla Società di Consorzio Cns che, a sua volta, opera sul territorio attraverso due consorziate, la Modus per Pescara nord e la Cpl per Pescara sud. Nelle prime settimane ci sono stati dei problemi, tutti puntualmente censurati dal sottoscritto, imponendo alle due ditte di correre ai ripari, ma, evidentemente, un conto è dire che ci sono stati dei problemi all’inizio del servizio, un conto è dire oggi, dopo quattro mesi, che abbiamo lasciato le scuole al freddo, una stupidaggine abnorme. E tante sono le sciocchezze sfornate negli ultimi giorni dai consiglieri Balducci e Pignoli, quest’ultimo rimasto ormai anche senza un partito: innanzitutto non è mai stato scritto, in nessun contratto, la baggianata secondo cui i nostri termosifoni scolastici si spengono per contratto alle 10, clausola impensabile e impossibile. Piuttosto è bene spiegare ai due consiglieri che negli Istituti esistono dei termostati che sono impostati per legge, negli edifici pubblici, a un massimo di 20 gradi; quando gli ambienti raggiungono i 20 gradi, gli impianti si spengono automaticamente per poi ripartire non appena nei locali la temperatura si abbassa anche di un solo grado, ed è un meccanismo semplice. Peraltro, il mantenimento standard della temperatura è garantita anche nelle attività extrascolastiche quando le stesse sono comunicate dai dirigenti e, per esempio, in tal senso abbiamo avuto un disguido, mesi fa, nella scuola di via Cecco Angiolieri proprio per una mancata comunicazione tra la direzione didattica e la ditta, che non ha permesso l’accensione degli impianti. E poi: a oggi, tutte le scuole di Pescara sud sono coperte da un sistema di videosorveglianza e di monitoraggio a distanza che permettono ai nostri uffici di intervenire anche a distanza nel caso di un disservizio; tale impianto non è ancora stato installato nelle scuole di Pescara nord, dove il problema dovrebbe essere risolto entro fine marzo. Tuttavia la Modus sopperisce a tale mancanza attraverso un call center e una disponibilità di tecnici per la manutenzione quotidiana degli impianti di propria competenza, dunque stiamo sopperendo all’inconveniente con un’assistenza diretta attraverso personale fisico. Ora, nei giorni scorsi, dopo le segnalazioni astratte del consigliere Pignoli, ho chiesto alla Modus di effettuare una rilevazione in tempo reale in tutte le scuole di Pescara nord, con dei report controfirmati dai responsabili in cui sono riportate tutte le temperature riscontrate nelle singole aule, con una media compresa tra i 18 e i 20 gradi e l’unica criticità registrata è stata nella scuola media Virgilio, dove c’è una media di 19-20 gradi, ma con ambienti di dimensioni sproporzionate rispetto al numero degli elementi del riscaldamento, dunque un problema strutturale che dovremo risolvere. Su Pescara sud – ha proseguito l’assessore Renzetti – non abbiamo effettuato report sul posto perché, grazie al controllo a distanza, i nostri uffici possono effettuare personalmente il controllo. E su Pescara sud abbiamo registrato un problema nell’asilo nido ‘Il Gabbiano’ dove abbiamo avuto la richiesta di intervento il 25 febbraio scorso per cambiare una scheda elettrica bruciata nell’impianto; abbiamo avuto una segnalazione nella scuola elementare di via Anelli, risolta in tempo reale; e ancora il 25 febbraio scorso altra segnalazione sempre nella scuola di via Cecco Angiolieri sempre per una scheda bruciata, ma c’è da dire che in quel giorno gli studenti non hanno avuto disagi visto che la scuola era chiusa in quanto sede di seggio elettorale. E peraltro pensiamo che in quell’Istituto nei giorni precedenti si era verificato un grosso guasto nella palestra con la rottura di una tubatura che, generando un calo di pressione dell’acqua, mandava in blocco la caldaia, i nostri tecnici sono intervenuti, hanno isolato la palestra e nessuno si è accorto di alcunché e i riscaldamenti hanno funzionato regolarmente. Così come nessuno si accorgerà del lavoro che chiuderemo tra oggi e domani nella scuola elementare di Borgo Marino dove la caldaia andava in blocco ogni lunedì mattina e oggi la stiamo cambiando completamente, interventi di cui i genitori, bambini e insegnanti non hanno neanche contezza proprio perché non hanno subito alcun disagio. Da questo momento non ammetteremo più sciocchezze dai due consiglieri che, se vogliono fare opposizione, devono farlo documentandosi e con dati alla mano.

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