Nei guai sono finiti giovani originari di Gambia, Nigeria, Ghana, Costa d’Avorio, Niger e Senegal. Le indagini della squadra mobile sono scattate dopo una rapina con un tentativo di violenza sessuale avvenuta nella notte del 25 novembre 2017 su una ragazza residente nel capoluogo, sequestrata mentre rientrava nella sua abitazione intorno alle ore 2 del mattino. La vittima fu sorpresa alle spalle e condotta all’interno di un fabbricato inagibile.
Sotto la minaccia di un oggetto appuntito, fu derubata di cellulare e soldi, approfittando di un attimo di distrazione dello sconosciuto riuscì a fuggire. Dalle indagini è emerso che il presunto responsabile e’ un gambiano di 20 anni domiciliato in una comunità per richiedenti asilo vicina al luogo dell’aggressione.
Al momento è l’unica persona ancora irreperibile. A capo del sodalizio, un suo connazionale, finito in carcere, un 28enne domiciliato a L’Aquila e conosciuto alle Forze dell’Ordine per reati legati allo spaccio e alla ricettazione, soprattutto di telefoni cellulari rubati.
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