CEPAGATTI (PE) – “Con il passare degli anni i testimoni dello sterminio ebraico non potranno più raccontarlo e noi non possiamo correre il rischio di dimenticare questa pagina di storia. Dobbiamo apprendere dal passato e pensiamo che sia necessario far conoscere la tragedia che si è consumata nei campi di concentramento per riflettere sul continuo pericolo del ritorno di quei sentimenti che hanno portato all’Olocausto”. Sono le parole proferite con grande partecipazione da Luca Carabella, 11 anni, baby sindaco di Cepagatti, in apertura della manifestazione organizzata dal Consiglio Comunale dei Ragazzi in occasione della celebrazione della Giorno della Memoria.
L’iniziativa, dal titolo “…per non dimenticare”, si è svolta in Municipio alla presenza di un centinaio di alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado di Cepagatti, del sindaco Sirena Rapattoni, di assessori e consiglieri comunali, docenti e genitori. Nella sala consiliare, illuminata dalla luce fioca di decine di fiammelle che circondavano una divisa a righe da deportato, i quindici ragazzi che compongono il Consiglio, accompagnati dalla dirigente dell’Istituto comprensivo Annamaria Piccinni e coordinati dall’insegnante Anto
Il pubblico le ha ascoltate in rispettoso silenzio seguendo poi, con la stessa attenzione, l’esibizione del chitarrista Domenico Di Donato, che ha cantato alcuni brani come “La vita è bella” e “Auschwitz” di Guccini, e il reading della scrittrice Maura Chiulli che prima di recitare alcune poesie ha rivolto un invito ai ragazzi: “Per ricordare le parole devono passare attraverso il cuore – ha detto – Quindi ogni tanto socchiudete gli occhi e ricordiamo, attraverso le parole di tanti scrittori e poeti, l’orrore di una pagina così triste e abominevole della nostra storia”.
Il sindaco Rapattoni, nel suo intervento, ha elogiato i ragazzi sottolineando l’importante compito che deve svolgere la scuola nel preservare la memoria. “Ci sono sempre più difficoltà ad avere testimoni che abbiano vissuto sulla propria pelle gli orrori della deportazione e dei campi di concentramento – ha affermato – Per questo motivo vorrei dedicare un pensiero particolare ad Ermando P
“Non si può comprendere ma si può conoscere e vivere empaticamente quello che è accaduto – ha aggiunto la professoressa Piccinni – Iniziative come questa ci aiutano a a ricordare e a rivivere la tragedia dell’Olocausto per cercare di capirne il senso”.
Al termine della manifestazione è stato proiettato un video realizzato dai ragazzi della scuola primaria di Villanova.
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