PESCARA – Si sono accesi i riflettori sul meglio del Made In Italy. Phenomena 2025 ha aperto i battenti, anche al pubblico, all’Aurum di Pescara: trentadue imprenditrici da Abruzzo, Campania, Puglia e Friuli Venezia Giulia, affiancate da eccellenze del panorama nazionale, incontreranno oggi e domani 27 giugno una delegazione di 30 buyer e distributori internazionali provenienti da Regno Unito, Stati Uniti, Giappone, Germania, Svezia, Svizzera, Olanda e Belgio, oltre a rappresentanti di boutique italiane.
Tra le protagoniste, realtà consolidate come Coolt e Ripani che si sono aggiudicate l’ambita statuetta Phenomena 20025 in Giappone, durante la versione orientale che si è tenuta a marzo in occasione della festa della donna.
Durante la serata di oggi, 26 giugno, verranno invece annunciate le vincitrici del prestigioso premio, assegnato da una giuria di buyer internazionali a cinque aziende espositrici. Saranno inoltre conferiti riconoscimenti speciali a donne che si sono distinte in ambiti diversi, a testimonianza del valore e dell’impatto dell’imprenditoria femminile.
“Il fenomeno è ormai diventato un salone innovativo per l’imprenditoria femminile – ha detto l’assessore Magnacca -. Ci troviamo di fronte ad iniziative che hanno sostanza, cioè che sono in grado di non produrre solo slogan comunicativi, ma tendono invece a lanciare il messaggio di un’imprenditoria italiana in salute che riesce a generare sviluppo e innovazione nei territori di riferimento. L’iniziativa in questo senso – ha ricordato l’assessore – è unica in Italia e questo dà la misura dell’intuizione avuta cinque anni fa dai vertici della Camera di commercio Chieti Pescara. Il grande successo di Penomena Japan – aggiunte Magnacca – ha permesso, già dall’inverno scorso, di far conoscere al mercato orientale le grandi potenzialità del manifatturiero abruzzese. Credenziali che poi abbiamo giocato, grazie all’intesa con la camera di commercio italiana in Giappone, nella settimana dedicata all’Abruzzo al Padiglione Italia. Ora è nostro compito rafforzare la rete di contatti con il mondo produttivo giapponese”.
Servizio e foto a cura di Roberto di Blasio