Pescara, Albore Mascia su scomparsa Teodoro Buontempo

PESCARA – Il  sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ha così commentato   la scomparsa di Teodoro Buontempo:

con Teodoro Buontempo se ne va un pezzo della storia politica italiana, una storia fatta di attaccamento agli ideali, di coraggio, di passione per la propria terra, di capacità di azione nell’interesse di un territorio. L’Abruzzo e l’Italia hanno perso un personaggio che ha lasciato il proprio segno e che abbiamo imparato tutti a conoscere, un figlio vero, autentico della nostra regione.

Ha ancora sottolineato il sindaco:

la vita di Buontempo si intreccia inevitabilmente con i ricordi di un’esistenza nata e votata alla politica, non fine a se stessa, ma tesa a formare le future classi dirigenti, di partito e di governo . L’attaccamento alla politica del territorio è evidente nella sua lunga attività all’interno del Consiglio comunale, primo front office nel rapporto con il cittadino, interlocutore privilegiato di problemi e proposte. E questa esperienza ha consentito a Teodoro di maturare una consapevolezza forte dei reali bisogni degli italiani, consapevolezza che sapeva tradurre nei suoi interventi in aula e in piazza, discorsi a volte ruvidi, con quella voce inconfondibile che da sempre lo caratterizzava, ma in realtà quella ruvidità era concretezza, capacità di arrivare subito al nocciolo della questione e di individuare le possibili soluzioni, un’arte politica che spesso oggi manca. Di Teodoro conserverò sempre il ricordo dell’immediatezza dei rapporti, degli abbracci fraterni che sapeva tributare, del coraggio che sapeva infondere nei più giovani, mai un passo indietro rispetto a quegli ideali fermi, chiari, inconfondibili e mai equivoci, che ha portato avanti con costanza e coraggio, anche nei momenti di minore popolarità per il centro-destra, ma è stato grazie all’esperienza e al coraggio di uomini come Buontempo o come l’onorevole Sospiri che un’intera nuova classe dirigente si è formata. Anche l’Abruzzo e Pescara salutano oggi Buontempo nel suo ultimo viaggio, il più difficile, perché il viaggio del distacco da quella terra che ha tanto amato, con passione, con una instancabile voglia di fare tanto che ancora pochi giorni fa, nonostante la malattia, era impegnato nella campagna elettorale per le amministrative a Roma.