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Pescara, tariffe acqua: proposta la riduzione degli aumenti previsti dall’Ato

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PESCARA – L’assessore alle Aziende municipalizzate del Comune Marcello Antonelli e il capogruppo del Pdl Lorenzo Sospiri nel corso della conferenza stampa di ieri, convocata per illustrare la proposta elaborata dal Comitato ristretto dei sindaci  di revisione delle tariffe avanzata dall’Ato, hanno annunciato che  si propone la   riduzione degli aumenti previsti sulla tariffa dell’acqua da 1,30 euro al metro cubo proposto inizialmente dall’Ato a 1,23, con la possibilità di annullare tale incremento per le famiglie che consumano appena 100 metri cubi l’anno tagliando i costi di gestione dell’Aca.

Inoltre si richiede   la certezza degli investimenti da effettuare sul territorio che dovranno essere rapidamente cantierati, dei rimborsi ai Comuni che devono ricevere 9milioni di euro complessivi e l’istituzione di una Commissione di vigilanza che veda la presenza anche delle associazioni ambientali e dei consumatori per sorvegliare sulla corretta gestione del bene pubblico acqua, fondamentale dopo quanto avvenuto tre anni fa durante l’emergenza dei pozzi di Bussi.Secondo Sospiri se  l’aumento delle tariffe avanzato dall’Ato non è stato approvato sino a oggi è stato grazie all’opposizione portata avanti dai sindaci del centro-destra che si sono subito dichiarati contrari all’incremento delle bollette tout court, senza garanzie.

Gli stessi  sindaci hanno proposto e ottenuto l’autoconvocazione di un Comitato ristretto che ha visto la presenza dei sindaci di ogni colore politico, dal Pdl a Rifondazione comunista aprendo una riflessione anche sulla necessità di garantire all’Aca, che è il braccio operativo dell’Ato, una gestione più libera e trasparente.

Ha detto ancora Sospiri :

è chiaro che se oggi il 77,5 per cento dei proventi delle bollette serve per finanziare un ‘carrozzone’, per finanziare la struttura operativa, c’è un problema evidente. Tale riflessione ci ha permesso però di abbassare la quota di aumento delle stesse tariffe, passando dall’1,30 euro a metro cubo proposto dall’Ato a 1,23 euro con l’introduzione di alcune ulteriori agevolazioni.

Ha proseguito l’assessore Antonelli:

oggi l’Aca  deve rimborsare ai Comuni soci più di 9milioni di euro: Pescara è in credito per 4 milioni di euro, altri 3 milioni spetteranno al Considan di Montesilvano, ma se 4 milioni di euro non manderanno in dissesto il Comune di Pescara, un credito di 100mila euro non riscosso potrebbe determinare il dissesto finanziario per un piccolo Comune a danno dei cittadini. E’ evidente che qualcosa non ha funzionato nella governance dell’Aca alla quale chiediamo un atto di responsabilità. Nel merito della proposta elaborata dal Comitato   forse non è la migliore possibile, ma è stata redatta in quindici giorni e ritengo rappresenti un passo in avanti. In sostanza proponiamo di abbassare l’incremento della tariffa che dovrà passare da 1,30 euro al metro cubo a 1,23 euro.

iscorso diverso per le tariffe applicate da 0 a 100 metri cubi d’acqua consumata, soprattutto dalle famiglie più disagiate: tale incremento determinerebbe un aumento della bolletta di 3,5 centesimi, il nostro auspicio è che la tariffa resti allora immodificata sino al consumo di 100 metri cubi o comunque di introdurre un’ulteriore riduzione, con la creazione di un ‘bonus acqua’ per le famiglie con basso reddito. Non basta: il Comitato chiederà l’approvazione di una convenzione da sottoscrivere con Aca entro 60 giorni dall’approvazione del nuovo Piano d’Ambito; l’adozione di un Piano industriale degli investimenti da presentare all’approvazione dell’Assemblea dei soci entro il 31 dicembre 2010, con la reale realizzabilità degli stessi investimenti.

Hanno ancora detto l’assessore Antonelli e il capogruppo Sospiri:

in altre parole  l’aumento delle tariffe non ci soddisfa, ma almeno quelle somme dovranno servire per il ripristino delle reti che oggi lasciano disperdere il 60 per cento dell’acqua erogata. All’approvazione del consuntivo 2010, durante la prima verifica circa gli effetti della revisione tariffaria, i 7milioni di euro di investimenti determinati dal maggior introito, dovranno essere stati già cantierati o si tornerà indietro alle vecchie tariffe e il Presidente dell’Ato se ne assumerà la responsabilità. E oltre agli investimenti, prima dell’approvazione del bilancio dovranno anche essere state rimborsate anche le rate dei mutui ai Comuni.

La proposta che domani verrà presentata contempla poi l’adozione di un’attività di controllo da parte dell’Ato e dei Comuni sul soggetto gestore, l’Aca, attraverso l’istituzione di un Comitato di vigilanza che dovrà vedere la presenza di un rappresentante dei sindaci, delle Associazioni dei consumatori e delle Associazioni ambientali . E ancora l’obbligo da parte dell’Ato a garantire una comunicazione trimestrale del Piano degli interventi eseguiti nell’ambito, con specificazione del territorio, della tipologia d’intervento e dell’importo dei lavori, per assicurare trasparenza all’attività svolta. Chiederemo ancora la fatturazione trimestrale con l’obbligo di concedere una rateizzazione mensile per le utenze residenziali con fatture superiori ai 100 euro e, infine, l’approvazione del Regolamento attuativo del Bonus acqua e la costituzione di un Fondo sociale per la tutela delle utenze deboli ed economicamente svantaggiate. Non solo: al soggetto gestore chiederemo di tagliare mezzo milione di euro dai costi di gestione, perché se si chiedono sacrifici ai cittadini, bisogna anche dimostrare di volerne fare. In tale maniera la tariffa applicata sulle utenze deboli potrebbe ulteriormente scendere da 1,23 euro a metro cubo a 1,21 euro.

Pescara, tariffe acqua: proposta la riduzione degli aumenti previsti dall’Ato ultima modifica: 2010-06-17T02:01:18+00:00 da Donatella Di Biase
Pubblicato da
Donatella Di Biase

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