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Pescara , si alza il velo dell’oblio sulla figura di Vermondo Di Federico

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PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia  è intervenuto  nella querelle sorta dopo l’installazione della lapide dedicata agli eroi ai quali è stata attribuita la Medaglia d’Oro al Valor Militare, una lapide che riporta quattro nomi, ossia il maresciallo Marino Di Resta, Gabriele D’Annunzio, Dino Ugo Di Marzio e Renato Berardinucci, con l’esclusione di Vermondo Di Federico ed ha assicurato che verrà dato il giusto rilievo  ad un uomo  che ha dato la propria vita per la costruzione e la conservazione di un’Italia libera e democratica. Si alza dunque il velo dell’oblio  sul soldato-partigiano di Picciano fucilato ad Arischia   nel 1944 e insignito per il suo gesto eroico e generoso  della Medaglia d’oro al valor militare alla memoria.Infatti  il giovane  entrato dopo l’8 settembre 1943  nella formazione partigiana “Giacomo Leopardi”, operante a nord di Pescara, catturato dai tedeschi nel giugno del 1944 e condannato a morte , si lanciò contro il plotone di esecuzione, consentendo la fuga di alcuni suoi compagni. L’amministrazione comunale di Pescara ha raccolto dunque  la sensibilità mostrata dal territorio sul ‘caso’ del nome di Vermondo Di Federico ed ha deciso di intervenire, sistemando la lapide, ma soprattutto attribuendo all’eroe il Delfino d’Oro alla memoria, che  sarà consegnato  al nipote e alla sua famiglia il prossimo 10 ottobre, in occasione del Ciattè d’Oro.

Ha spiegato il sindaco :

lo staff tecnico che ha curato la realizzazione della lapide, con il contributo di esponenti del mondo militare , ha deciso di comprendere inizialmente nella lapide solo quattro nomi non per offendere qualcuno, ma per semplici considerazioni, di natura esclusivamente tecnica, inerenti la ‘territorialità’, ovvero comprendendo solo quelle persone che in qualche modo sono nate, hanno studiato o, nel caso, purtroppo, del maresciallo Di Resta, hanno perso la vita a Pescara con un atto eroico. Una casistica che, valutata a freddo, non comprende Di Federico, senza nulla togliere all’atto eroico che ha comunque compiuto. Ovviamente quelle considerazioni ‘tecniche’ non hanno tenuto conto della sensibilità della città e, soprattutto della famiglia, che ovviamente si è sentita esclusa e colpita, e di questo ci scusiamo con la famiglia stessa di Di Federico. Ovviamente la nostra amministrazione comunale non poteva rimanere insensibile alle istanze che si sono sollevate negli ultimi giorni e per tale ragione annunciamo ufficialmente che riempiremo il gap costituito dalla lapide e, in più, abbiamo deciso di contattare, nei prossimi giorni, il nipote di Di Federico per invitarlo il prossimo 10 ottobre a ritirare il Delfino d’Oro che assegneremo alla memoria di Vermondo Di Federico, un’occasione utile per restituire il giusto rilievo alla figura di un eroe.

Pescara , si alza il velo dell’oblio sulla figura di Vermondo Di Federico ultima modifica: 2012-06-05T09:46:19+00:00 da Donatella Di Biase
Pubblicato da
Donatella Di Biase

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