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Pescara ricorda il Maresciallo Di Resta

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PESCARA – Il vicesindaco di Pescara Berardino Fiorilli ieri, alle 13.30 in punto, l’ora dell’omicidio del maresciallo Marino Di Resta, ha deposto una corona al monumento dedicato al maresciallo, nell’omonima piazza ed ha detto:

“Un monito e un esempio per le giovani generazioni, troppo spesso illuse da falsi miti e tese a rifarsi a modelli sbagliati: tutto questo dev’essere l’immagine del maresciallo Marino Di Resta, ucciso a 34 anni, solo per aver fatto ‘semplicemente’ il proprio dovere, nel tentativo di difendere la città, il territorio e le fasce più deboli. Oggi, nel quindicesimo anniversario della sua uccisione, avvenuta a Pescara, l’amministrazione comunale ha voluto stringersi in silenzio al dolore dei suoi cari, la moglie, i figli, e al dolore della grande famiglia dell’Arma, che mai potrà dimenticare l’uomo e il carabiniere”.

La giornata del 16 settembre sarà sempre una pagina dolorosa per la nostra città e per la nostra storia, al pari di altri tragici episodi che hanno visto cadere, sotto i colpi della delinquenza, del terrorismo, o della semplice malavita, altri piccoli grandi eroi impegnati a tutelare la nostra sicurezza. In un’epoca in cui l’individualismo più sfrenato permea ogni cosa del vivere sociale, così come la rivendicazione dei diritti del singolo, ritengo che il ricordo di chi ha ‘semplicemente’ dato se stesso, sacrificando la propria vita, per compiere, completamente, fino in fondo, il proprio dovere, al fine di garantire la sicurezza di tutti, debba rappresentare un monito costante, ma soprattutto debba essere un esempio per le giovani generazioni, troppo spesso indotte a rifarsi e ispirarsi a falsi miti e a modelli sbagliati.

Nel corso della breve cerimonia il vicesindaco ha anche verificato di persona

i  barbari atti di vandalismo che hanno interessato il monumento dedicato al maresciallo Marino Di Resta e alla piazza intera , azioni inqualificabili nei cui confronti esprimiamo ferma condanna. Già alcuni mesi fa erano state spezzate le ali dei colombi, che l’amministrazione comunale ha provveduto a ripristinare nel giro di poche ore. Stamane gli operatori della Attiva hanno provato a eliminare le macchie di vernice con cui è stato imbrattato il monumento, ma occorrono solventi particolari, adatti al materiale usato per la costruzione del monumento stesso. Nei prossimi giorni provvederemo a incaricare una ditta specializzata, ma soprattutto alzeremo l’attenzione per la tutela dell’area che, come ci hanno riferito alcuni residenti, nel pomeriggio si riempie di bambini del quartiere, residenti che ci hanno sollecitato anche la sistemazione di alcuni giochi nell’area verde, protetti da una recinzione. Affronteremo tali richieste, ascoltando i cittadini, partendo proprio dal potenziamento dei sistemi di sicurezza del territorio.

Il sindaco Albore Mascia,impegnato nella missione umanitaria in Kenya, ha inviato il proprio messaggio di cordoglio alla famiglia del maresciallo ucciso e alla grande famiglia dell’Arma:

un pensiero al carabiniere-eroe morto durante il servizio di tutela del territorio e dei cittadini, un pensiero alla famiglia di quell’eroe, la moglie e i figli del maresciallo Marino Di Resta, che oggi rivivranno, come ieri, il dolore provato quindici anni fa, quando dei malviventi senza scrupoli uccisero a sangue freddo un marito, un padre, un uomo che stava semplicemente svolgendo il proprio dovere fino in fondo.
Esattamente 15 anni fa, il 16 settembre 1996  Pescara ha vissuto una delle pagine di cronaca più tremende e dolorose della storia cittadina. Prima la brutale rapina ai danni di un portagioielli, poi l’assassinio brutale di quel carabiniere che per primo aveva intuito il nascondiglio degli autori della rapina, e che pure dinanzi ai malviventi aveva avuto come primo istinto la protezione dei bambini che, usciti di scuola, stavano transitando dinanzi alla villetta in cui gli stessi malviventi si erano nascosti. Un istinto che invece quegli uomini non hanno avuto e che, al contrario, hanno sparato a freddo contro il maresciallo, scaricandogli addosso otto pallottole. In quella giornata Pescara ha vissuto un dramma, la tragedia di una famiglia, dell’intera Arma dei Carabinieri, che è diventata la tragedia di una città intera, un territorio che non ha mai dimenticato il volto, gli occhi buoni e rassicuranti, il nome stesso del maresciallo Marino Di Resta. Rinnoviamo il nostro abbraccio alla famiglia e a tutti gli uomini e le donne dell’Arma e di tutte le Forze dell’Ordine, impegnati ogni giorno, senza clamori, lontano dai riflettori, nella tutela del nostro territorio, nel dare sicurezza ai cittadini. Uomini, donne, Forze che sono l’orgoglio della nostra città

Pescara ricorda il Maresciallo Di Resta ultima modifica: 2011-09-17T00:34:48+00:00 da Redazione
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