PESCARA – L’estate sta finendo ed è già tempo dei primi bilanci sull’andamento della stagione turistica. Così l’assessore all’Ambiente del Comune di Pescara Isabella Del Trecco ha ufficializzato i dati inerenti le attività svolte dalla Polizia municipale da luglio a oggi per garantire un’estate serena alla città, al fine di tutelare i diritti sia dei residenti della riviera che dei turisti .Sono stati effettuati controlli sui rumori nelle ore diurne e verifiche di notte, associate ai servizi antipirateria e di sicurezza stradale, con tre denunce penali per violazione della legge sul rispetto della normativa acustica nei confronti di altrettanti locali del litorale di Pescara, sia nord che sud, che si sono visti anche comminare la sanzione pari a 3mila euro.
Ha ricordato la Del Trecco:
lo scorso luglio la giunta comunale ha approvato un Progetto di Produttività destinato a finanziare le attività extra richieste alla Polizia municipale nel corso dell’estate, stanziando un fondo pari a 20mila euro destinato a coprire l’utilizzo di circa 50 agenti, nel turno notturno compreso dalle 22 alle 6 del mattino, in diversi servizi, dalla prevenzione e repressione in materia di pirateria e contraffazione, alla vigilanza lungo la riviera nord e sud, anche nelle ore diurne, per scongiurare il parcheggio selvaggio e, durante le ore notturne, anche per sanzionare comportamenti potenzialmente rischiosi per l’incolumità di pedoni, ciclisti, fasce deboli e gli stessi automobilisti, nonché i controlli in materia di inquinamento acustico, anche per garantire il rigido rispetto della relativa ordinanza emessa dall’amministrazione che, di giorno, ha vietato qualunque tipo di rumore, specie se proveniente dai cantieri, nella fascia oraria compresa tra le 13 e le 16, e di notte, pur consentendo l’apertura di locali e stabilimenti, fino alle 3 nei giorni feriali e fino alle 4 nelle serate del venerdì e del sabato, ha anche fissato paletti ben rigidi, come la riduzione dei decibel già un’ora prima della chiusura con una fase di decompressione mezz’ora prima della serrata.
Fermo restando che ciascun locale, compresi gli stabilimenti o le attività del centro storico, dovevano comunque munirsi di impianti di videosorveglianza e di attrezzature sottoposte a taratura, con le casse di amplificazione rivolte verso il mare nel caso degli stabilimenti balneari, per limitare al minimo ogni forma di disagio per gli utenti che hanno diritto al giusto riposo, ma comunque garantendo il diritto all’intrattenimento delle centinaia di turisti che per tutta l’estate hanno scelto Pescara come meta per le proprie vacanze.
E, proprio per ragioni di cautela, la nostra amministrazione ha riservato una particolare attenzione ai controlli dell’inquinamento acustico e della quiete pubblica notturna, anche a fronte dell’aumento impressionante del numero delle presenze registrate nel corso dell’estate sul territorio. Il progetto ha poi interessato anche la repressione del commercio ambulante abusivo, del fenomeno della pirateria musicale e della contraffazione di merci che solitamente venivano esposte sui marciapiedi e che oggi in effetti, dopo due mesi di controlli, sollecitati dall’assessore al Commercio Stefano Cardelli, sono spariti dal lungomare.
In due mesi il Progetto ha consentito ben 76 sopralluoghi diurni ,sempre in seguito a denunce o segnalazioni per i rumori prodotti da privati, soprattutto all’interno di cantieri . I controlli in materia di inquinamento acustico nelle ore notturne sono stati invece finalizzati soprattutto alla problematica della musica proveniente dalla spiaggia: i controlli, in questo caso, sono avvenuti con la formazione di squadre della Polizia municipale con i tecnici dell’Arta, con la Polizia di Stato e in alcuni casi la stessa Polizia municipale da sola, con i propri strumenti e i due agenti formati all’utilizzo dei fonometri.
Dalle decine di controlli sono emerse solo 3 situazioni di irregolarità, con il superamento abbondante dei limiti di decibel stabiliti dalla normativa, tre situazioni finite con relativa denuncia penale dei titolari dei locali, con la stessa Polizia municipale delegata a indagare sui singoli ‘casi’, e la sanzione pari a 3mila euro. Una cifra, in realtà, irrisoria, derivante però anche da quel clima e dal rapporto di collaborazione che l’amministrazione comunale è riuscita a instaurare con le Organizzazioni di categoria e con i singoli imprenditori, uniti nella comune volontà di rilanciare anche l’immagine turistica della città. Quelli della Polizia municipale sono dati oggettivi, frutto di due mesi di attività che proseguiranno fino a esaurimento del fondo di produttività, dunque fine estate e poi ancora in autunno e inverno, quando le masse di giovani si sposteranno, naturalmente, di nuovo su Pescara vecchia.