La punta bianco scudata si sblocca e permette ai veneti di ottenere i primi tre punti in trasferta della stagione.
Il Padova ottiene la prima vittoria in trasferta della sua stagione giocando un’ottima gara. Il risultato sta anche stretto ai bianco scudati. Gli uomini di Dal Canto infatti, hanno schiacciato il Pescara nella propria area dall’inizio alla fine, costruendo almeno 8 palle gol nitide.
GLI SCHIERAMENTI – Di Francesco presenta un Pescara a trazione anteriore, schierato con 4-3-1-2. I quattro di difesa davanti a Pinna sono, da destra, Zanon-Olivi-Mengoni-Petterini. Il centrocampo, schierato a rombo, vede Tognozzi vertice basso, affiancato ai lati da Bonanni a sinistra e Berardocco a destra. Stoian è il trequartista che agisce dietro la ritrovata coppia Sansovini-Ganci.
Dal Canto, al debutto assoluto su una panchina professionistica, deve fare a meno tra gli altri di Di Gennaro e Vantaggiato, oltre al lungodegente Succi. L’allenatore veneto comunque non rinuncia ad offendere presentando un 4-3-3 spregiudicato. Davanti a Cano, Crespo e Renzetti sono i terzini mentre al centro della difesa agiscono Legati e Cesar agiscono al centro della difesa.
A centrocampo Italiano-Jidayi-Bovo sono i tre di centrocampo. In avanti Dal Canto si affida al tridente di scorta formato dall’italo-egiziano El Shaarawi coadiuvato da Ardemagni e De Paula. Il primo tempo è un monologo del Padova, col Pescara incapace di affacciarsi dalle parti di Cano.
TIRO AL BERSAGLIO – I bianco scudati si fanno subito pericolosi con Jidayi che, tra il 4’ e il 5,’ lancia per due volte De Paula in velocità. Il brasiliano nel primo caso svirgola il pallone, nel secondo crossa radente per Ardemagni che però non arriva sul pallone.
Al 23’ ennesimo infortunio all’Adriatico, uno stadio dove, ad ogni partita, un giocatore, del Pescara o della squadra avversaria, lascia anticipatamente il campo. E’ Bovo la vittima questa volta. Il centrocampista bianco scudato è costretto a lasciare il campo sostituito da Galozzi. La partita è facilmente controllata dagli uomini di Dal Canto che tra il 32’ e il 35’ sfiorano per due volte il vantaggio. Prima è De Paula a mangiarsi un gol clamoroso a tu per tu con Pinna, sparando alto, poi è Italiano su punizione, concessa per un fallo di mano di Zanon, a sfiorare la rete. Il tiro del capitano bianco scudato però, finisce sulla traversa.
Il Padova continua ad attaccare a testa bassa, ma paga le imprecisioni delle sue punte. Così tra il 48’ e il 49’ del primo tempo, tocca ad Ardemagni iscriversi al club dei giocatori veneti mangiagol, prima raccogliendo un tiro sporcato di De Paula e tirando addosso a Pinna, poi mandando a lato di testa un invito di Renzetti su punizione.
FINALMENTE ARDEMAGNI – Nella ripresa Di Francesco prova a cambiare qualcosa nel Pescara, sostituendo Verratti per un fumoso Stoian, ma il copione non cambia. Il Padova infatti sfiora il gol prima con Galozzi, che, all’8’ di testa manda a lato su delizioso invito di El Shaarawi, poi con De Paula su punizione al 16’ con palla ancora fuori.
In questo periodo l’unico pericolo il Padova lo corre al 6’ quando, su tiro di Mengoni, Cano non trattiene. Il pallone viene recuperato da Berardocco che invita al tiro Tognozzi dal limite dell’area. Il numero 8 biancazzurro però tira debolmente. Al 19’ la superiorità del Padova si tramuta finalmente in gol. De Paula si invola a sinistra e crossa rasoterra per Ardemagni che scarta Pinna e segna. Il Padova potrebbe subito raddoppiare due minuti dopo, ma De Paula, questa volta da destra, manda ancora a lato.
Al 29’ il Pescara si sveglia di colpo il Pescara che sfiora il pari con Bucchi. Il numero 28 biancazzurro infatti, centra il palo pieno di testa su invito di Zanon. L’azione biancazzurra è comunque un lampo nel buio. E’ infatti sempre il Padova a fare la partita e al 48’, dopo un altro gol mangiato da El Shaarawi in contropiede, ancora ardemagni, su una ripartenza bianco scudata, chiude il conto al 48’.
Non poteva esserci debutto migliore per Dal Canto. L’allenatore bianco scudato ha dato la scossa ai veneti, mai così belli in trasferta. Tre punti meritatissimi per i veneti che paiono essersi liberati dei fantasmi che fin qui lo attanagliavano.
Il Pescara dal canto suo, perde l’imbattibilità interna della porta di Pinna (che si ferma a 747 minuti, recuperi esclusi) e interrompe la serie positiva che in casa lo aveva visto conquistare 20 punti nelle ultime 8 gare. Forse il pensiero dei playoff ha un po’ fatto perdere l’umiltà ai biancazzurri.
PESCARA (4-3-1-2): Pinna, Zanon, Petterini, Mengoni, Olivi, Tognozzi, Bonanni, Ganci (dal 18′ st Bucchi), Stoian (dal 1′ st Verratti), Berardocco (dal 22′ st Giacomelli). A disposizione: Bartoletti, Soddimo, Diamoutene, Del Prete. All. Eusebio Di Francesco
PADOVA (4-3-3): Cano, Bovo (dal 24′ pt Gallozzi), De Paula (dal 25′ st Hochstrasser), Legati, Renzetti, Cesar (dal 34′ st Portin), Ardemagni, Crespo, Italiano, Jidayi, El Shaarawi. A disposizione: Agliardi, Trevisan, Rabito, Di Nardo. All. Alessandro Dal Canto
Arbitro: Palazzino
Reti: Ardemagni al 19′ e 48′ st
Recupero: 5′ nel primo tempo, 4′ nel secondo tempo
NOTE: angoli 6-3, falli fatti 13-15, fuori gioco 5-3, tiri in porta/totali 3/4-6/9. Spettatori 7.375 (3.043 abbonati).
[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]