Pescara, non fermarti ora

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I biancazzurri affrontano un Varese rinato dalla cura Maran. Una gara certamente ostica, che rappresenta un ulteriore banco di prova per gli uomini di Zeman.

PESCARA – Il Pescara è senza dubbio la squadra più in forma del torneo e la partita di Bari lo ha dimostrato. Il secondo posto, a quattro punti dal Torino è il coronamento di una cavalcata spettacolare in cui i biancazzurri, hanno ottenuto quattro vittorie consecutive, schiantato Brescia e Bari a domicilio, subito un solo gol mettendone a segno 10.

Nell’ultimo mese tutta la squadra è cresciuta soprattutto a livello di compattezza e in fase di non possesso. La sempre maggior sicurezza di Anania, strepitoso in più di un occasione, il ritorno di Capuano e la crescita di Brosco sono state tra le ragioni di questa crescita del reparto arretrato. In generale però è tutta la squadra che è cresciuta. Prendiamo Sansovini: dopo un inizio difficile nel ruolo di esterno d’attacco, ora in quel ruolo si trova a meraviglia ed ha già segnato sette reti. E che dire di Cascione, sempre più leader carismatico della squadra e autore di un partitone contro il Bari.

Insigne merita un discorso a parte. Le qualità del piccolo napoletano sono da categoria superiore e il primo gol al Bari lo ha dimostrato. Il ragazzo è una seconda punta che ha tecnica, velocità e visione di gioco, insomma, è un giocatore totale. Per caratteristiche tecniche e modo di stare in campo, ricorda Rooney, altro giocatore che spazia su tutto il fronte d’attacco e sa sia finalizzare che suggerire la battuta a rete. Insigne però deve ancora crescere a livello di “gestione della partita”, nel senso che deve imparare a dosare di più le energie nell’arco dei novanta minuti e a evitare falli o reazioni stupide che ne potrebbero pregiudicare il rendimento. Va detto però, che è giovanissimo, e che ha ampi margini di miglioramento sotto tutti i punti di vista. Insomma: è un ragazzo di cui vedremo presto le gesta in serie A.

GLI AVVERSARI – Veniamo ora alla partita col Varese. Il Pescara arriva a questa sfida con il morale a 1000, ma anche con problemi di formazione. All’assenza di Immobile si aggiungono quelle di Anania, oltre a Togni e Brosco squalificati. Tra le ultime tre L’assenza più pesante è certamente quella di Anania.

Il portiere fin qui è stato un valore aggiunto, come detto sopra, con parate decisive che hanno permesso alla squadra di restare in gara in partite che, altrimenti, si sarebbero messe male, vedi la gara con il Cittadella ad esempio. Pinsoglio, quando è stato chiamato in causa, non ha mai convinto appieno, mostrando limiti soprattutto nelle uscite.

I biancazzurri avranno contro una squadra rigenerata dalla cura Maran e reduce da quattro vittorie nelle ultime cinque gare. Rispetto al Varese spettacolo dello scorso anno, la squadra è stata rivoluzionata, perdendo, tra gli altri, Pisano, Pesoli e Ebagua.

La squadra ha faticato parecchio a inizio stagione, a causa delle difficoltà nel segnare. La crisi del reparto offensivo è costato alla squadra lombarda un inizio a rallentatore con una sola vittoria nelle prime sette gare. La società ha quindi deciso di esonerare Carbone e di affidare la panchina a Maran, tecnico navigato, che è partito fortissimo.

I problemi offensivi non sono ancora stati risolti del tutto (13 gol segnati fin qui), ma la squadra si è fatta più cinica, imparando a sfruttare le occasioni e a gestire poi il risultato appoggiandosi sulla compattezza difensiva. Non a caso, il Varese ha la terza miglior difesa del torneo. La coppia di centrali di difesa Troest-Camisa è una delle migliori del campionato. In particolar modo il danese è ormai una certezza e non si capisce il motivo per cui il Genoa continui a mandarlo in prestito, invece di puntare su di lui.

Altro giocatore molto interessante è Kurtic. Lo sloveno, in prestito dal Palermo, è arrivato in Italia nel gennaio dell’anno scorso e nel massimo campionato, ha già collezionato quattro presenze e un gol. Con i biancorossi è il padrone del centrocampo, dato che per natura(nasce trequartista) sa sia impostare che concludere l’azione.

In avanti è stato promosso dalla squadra primavera in maniera stabile il giovane De Luca, protagonista assoluto, l’anno scorso, della cavalcata del Varese primavera, fino alla finale del campionato di categoria.
Il ragazzo ha numeri interessanti, ma ha pagato lo scotto delò salto definitivo di categoria, così si è deciso di dare una seconda chanche a Cellini, l’anno scorso spedito al Vicenza, allenato proprio da Maran, perchè chiuso da Ebagua. Finora però l’ex attaccante dell’Albinoleffe ha segnato due gol, mostrando di non riuscire a essere decisivo come ai tempi di Bergamo.

Il Pescara dovrà comunque fare attenzione perchè Maran imposterà una squadra aggressiva, che presserà i portatori di palla biancazzurri, in modo da togliere i rifornimenti al tridente offensivo.
Decisiva sarà anche la condizione fisica. Ormai anche in B si gioca una volta ogni tre giorni e questo potrebbe far sì che qualche giocatore si trovi a corto di fiato.

Il Pescara fin qui in casa ha vinto tutte le gare. Per continuare la striscia favorevole, occorrerà fare una gara particolarmente attenta, soprattutto sul piano nervoso. La gara si presenta ostica, ma questa squadra ha insegnato ai suoi tifosi che in questo momento tutto le riesce facile. E allora, è lecito attendersi che anche in questo turno infrasettimanale, il pubblico dell’Adriatico esploda di gioia per le imprese dei suoi beniamini.

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

Pescara, non fermarti ora ultima modifica: 2011-11-01T11:04:50+00:00 da Davide Luciani
Pubblicato da
Davide Luciani

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