Pescara

Pescara, “La rivolta di Castelli” di Elso Simone Serpentini

Condividi

La presentazione del libro si terrà domani presso il Museo Paparella Treccia nell’ambito  della quinta edizione de L’Autunno Culturale

PESCARA – Sabato 26 novembre, alle ore 17.00, nell’ambito della quinta edizione de L’Autunno Culturale ideata dall’avv. Loris Di Giovanni della Pro Loco di Pianella, responsabile provinciale cultura dell’UNPLI, presso il Museo Paparella Treccia di Viale Regina Margherita a Pescara, ci sarà la presentazione del libro “La rivolta di Castelli” di Elso Simone Serpentini, Artemia Edizioni.

Il Programma

Ai saluti del Dott. Augusto Di Luzio, Presidente della Fondazione Paprella Treccia, seguiranno quelli del Presidente Provinciale dell’UNLI Nazareno Di Giovanni e del presidente della Pro Loco Ostia Aterni Gaetano Ranalli.

L’attrice Franca Minnucci e l’autore del romanzo si alterneranno in letture sceniche del testo. Di Giovanni, autore anche della prefazione del volume, modererà la serata, che si concluderà con una visita alla mostra “Michele Cascella opere dal 1907 al 1941 tra Filippo De Pisis e Maurice Utrillo” e alla collezione permanente delle antiche maioliche di Castelli donate dal professor Paparella.

Il romanzo

Un romanzo storico che riporta le lancette del tempo a trecento anni fa, al 3 agosto dell’anno 1716, a Castelli. Qui i cittadini, non solo i vasari e i maiolicari contrari a che il Marchese della Valle Siciliana, Don Ferdinando Paolo Alarçon y Mendoza, si appropriasse di tutti i proventi dell’odiata tassa sulle maioliche, si rivoltarono contro gli uomini in arme inviati a far rispettare un’imposizione ritenuta ancor più ingiusta di tanti altri balzelli.

Non erano ancora maturate le idee di libertà, di eguaglianza e di fraternità che 73 anni dopo portarono alla Rivoluzione Francese, ma c’erano la rabbia contro un potere arrogante e insopportabile, un senso di rivolta contro una tassa odiata e ritenuta ingiusta.

La tassa sulle maioliche, che il Marchese della Valle Siciliana voleva esigere interamente a proprio beneficio, era un vero e proprio attentato per l’economia delle tante piccole botteghe artigiane già costrette ad affrontare un difficile momento economico e un mercato diventato asfittico.
Erano insopportabili anche la durezza e la crudeltà di Don Girolamo Oddoni, Erario del Marchese, chiamato sprezzantemente “il gobbo di Isola”, che a suo nome e per suo conto affliggeva con una continua esazione di tasse e di balzelli e rinchiudeva nelle sue carceri indistintamente colpevoli e innocenti, rei e testimoni, tenendoli alle catene a morire di stenti.

Quando, quel 3 agosto 1716, si presentarono a Castelli gli uomini del Marchese, una masnada di sgherri, scherani, sbirri e briganti calabresi, per sottomettere i riottosi Reggenti dell’Università e i popolani renitenti all’obbedienza e alla sudditanza, la ribellione scattò inesorabile.
Gli uomini del Marchese vennero respinti, sconfitti, sbaragliati, gli scontri furono aspri e cruenti e la vittoria arrise, almeno momentaneamente, ai castellani, guidati dal loro artista ceramista più rinomato e destinato alla celebrità: Francescantonio Grue.

Il ricordo della ribellione è restato nei secoli, a testimoniare l’ansia di riscatto di una comunità che trovò la forza di opporsi all’ingiustizia e a chi voleva imporla con la prepotenza e con l’imperio.

Nella narrazione della rivolta che Elso Simone Serpentini fa della vicenda, viene utilizzata una forma che si rifà al genere del romanzo storico e risulta perciò più avvincente di quanto potesse essere un saggio abbarbicato a documenti – peraltro scarsi – a note a pie’ di pagina e a noiose considerazioni.

La rivolta di Castelli diventa così nelle pagine di Serpentini materia viva – basata su precisi riferimenti di persone, luoghi, fatti, attinti dal catasto onciario e da precisi riferimenti forniti dal ceramologo Diego Troiano che ha collaborato con l’autore – interessante nella ricostruzione di avvenimenti e di atmosfere di un passato ormai lontano trecento anni, che però è più vicino a noi di quanto possa apparire.

Pescara, “La rivolta di Castelli” di Elso Simone Serpentini ultima modifica: 2016-11-25T11:17:45+00:00 da Redazione
Pubblicato da
Redazione

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter