PESCARA – Ieri,tra le 13.00 e le 15.30, degli intrusi sono penetrati nel centro sociale di via Arapietra passando dal cantiere della Casa di riposo, aperto su ogni lato.Hanno sfondato una sottile parete divisoria in cartongesso e hanno rubato nei locali della struttura il computer appena acquistato per la gestione dello Sportello per le Badanti. Solo il rientro improvviso di un operatore ha impedito che fossero portate via altre attrezzature in dotazione al Centro.
L’assessore alle Politiche sociali del Comune di Pescara Guido Cerolini dopo aver ricevuto la notizia relativa al furto, ha spiegato:
il Centro sociale ha sempre condiviso degli spazi con la Casa di riposo di via Arapietra, dove sino al 2004 esisteva addirittura una porta che consentiva il passaggio diretto degli anziani dalla struttura d’accoglienza al Centro gestito dalla cooperativa Il Germoglio.
Con l’avvio del cantiere quel passaggio diretto è stato momentaneamente chiuso con la realizzazione di una parete leggera in cartongesso, in attesa della sua riattivazione, che avrebbe dovuto coincidere con la riapertura agli ospiti della Casa stessa, in teoria entro un anno dall’inizio dei lavori, oggi divenuti già sei anni. E dal quel momento, come più volte ci hanno riferito e hanno denunciato i responsabili della cooperativa, è iniziato l’inferno per il Centro sociale: il cantiere, a detta degli operatori e come ritroviamo in numerosi verbali di sopralluoghi effettuati dalle Forze dell’Ordine, è sempre stato ‘penetrabile’ da extracomunitari e utenti che vivono in condizioni di disagio perché fanno uso di sostanze stupefacenti, cittadini senzatetto che hanno trasformato quel cantiere nella propria dimora.
E già più volte il Centro ha subito piccoli furti, compresa l’asportazione di un televisore, oltre che atti vandalici, grazie alla possibilità di scavalcare una piccola recinzione che dava accesso nei locali della struttura frequentata da tanti anziani. Oggi l’episodio più grave: gli operatori del centro sono stati all’interno della struttura sino alle 13, con la mediatrice culturale che si occupa della gestione dello Sportello badanti, istituito attraverso un finanziamento extra erogato dall’amministrazione comunale e finalizzato all’acquisto delle attrezzature, tra cui un computer, necessarie per svolgere l’attività e creare un albo delle badanti professionali operanti e disponibili sul territorio, con l’obiettivo di generare un punto di incontro tra la domanda e l’offerta. La mediatrice culturale alle 13 in punto ha chiuso l’ufficio dopo aver riposto il portatile in un armadio, ma alle 15.45, quando un operatore del centro, in compagnia di un anziano, ha fatto il proprio ingresso nella struttura ha visto un extracomunitario di colore che con il computer in mano si dava alla fuga attraverso il buco prodotto sulla parete di cartongesso, parete che è stata letteralmente sfondata passando dal cantiere.
L’operatore e l’anziano hanno fatto appena in tempo a chiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine che subito dopo hanno perlustrato la Casa di riposo, trovando però solo i resti dell’accampamento notturno e nessuna traccia degli extracomunitari che la notte vi dormono. Probabilmente solo l’arrivo improvviso dell’operatore ha impedito all’intruso di portare via anche lo stereo, la radio e il televisore in dotazione al Centro che ora è intanto rimasto privo del computer, con tutti i dati già archiviati.
Non appena la responsabile del Centro ha allertato del furto l’assessore Cerolini e l’assessore ai Lavori pubblici D’Ercole, sul posto è stato subito inviato il dirigente Sandro Salvati, responsabile del settore manutenzioni interne, che ha effettuato un primo sopralluogo per individuare gli interventi urgenti da attuare, e già oggi gli operai comunali installeranno una protezione di ferro sulla parete sfondata per blindare in qualche modo il Centro e renderlo impenetrabile. Si dovranno però individuare anche delle soluzioni definitive per rendere inaccessibile lo stesso cantiere della Casa di riposo fino a quando non si riuscirà a riprendere il terzo lotto dei lavori di riqualificazione, previsto per fine anno. L’obiettivo della aqmministrazione comunale ora dev’essere quello di garantire la massima sicurezza degli anziani che frequentano il Centro sociale e tutelare la stessa area di cantiere impedendo l’ingresso a quegli estranei che in sei anni ne hanno fatto il proprio bivacco.