Oggi si celebra la “Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”
PESCARA – Oggi sabato 8 agosto si celebra la “Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”, istituita in memoria della tragedia di Marcinelle, avvenuta l’8 agosto 1956 nella miniera di carbone del “Bois du Cazier” in Belgio, dove persero la vita 262 minatori di diverse nazionalità, in gran parte emigranti italiani, fra cui moltissimi abruzzesi, anche nativi della provincia di Pescara.
Il Governo italiano ha voluto ricordare i nostri connazionali caduti sul lavoro in patria ed all’estero e, in osservanza dei valori richiamati dall’art. 1 della Costituzione, ha invitato le Amministrazioni pubbliche e le Organizzazioni di categoria ad onorarne la memoria, in tale data.
A Pescara è stato organizzato il Convegno “ 8 agosto 1956 – 8 agosto 2015 Non abbiamo dimenticato”, che si svolgerà oggi 8 agosto, ore 10.30, presso la sala “Figlia di Iorio” dell’Amministrazione Provinciale di Pescara.
Al convegno interverranno:
Antonio Di Marco – Presidente della Provincia di Pescara,
Guerino Testa – già Presidente della Provincia di Pescara
Gerardo Giordanelli – autore del romanzo “Luce e carbone a Marcinelle”;
Roberto Melchiorre – autore del libro “Una tragedia italiana”;
Nicola Primavera – Responsabile INCA/CGIL;
Gino Pantalone – Responsabile ITAL/UIL;
Durante la manifestazione verrà ricordata la figura del minatore Gastone Lodolo che per aver denunciato le pesanti condizioni di insicurezza della miniera di Marcinelle fu prima arrestato e poi espulso dal Belgio.
Saranno poi assegnati i riconoscimenti “Amico di Marsinelle” che andranno, di anno in anno, a personalità che con la loro azione hanno contribuito a tenere alta la memoria della tragedia.
Quest’anno, tra gli altri, il riconoscimento andrà al Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, al Comune di Elice che ebbe una vittima nella tragedia di Marcinelle.
Per il Presidente onorario Geremia Mancini: “ Il viaggio nella memoria di questa tragedia, che è oramai storia, deve continuare. É indispensabile e doveroso che sia consegnata alle nuove generazioni quale monito ma anche come simbolo di riscatto per tutti i lavoratori”.