Pescara-Avellino 1-1: Viviani tiene a galla il Delfino

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Una punizione del centrocampista biancoazzurro evita la terza sconfitta consecutiva. Poche idee e determinazione, squadra nuovamente contestata dai tifosi

PESCARA – Troppo brutto per essere vero. Dopo la sconfitta casalinga contro il Bari ci si attendeva una prova convincente dell’11 di Marino che è riuscito persino a fare peggio. In una gara piuttosto noiosa e con rari spunti di cronaca ha mostrato più volontà e voglia di vincere l’Avellino del Pescara. I motivi di quella che per i più frettolosi può essere definita una crisi di inizio stagione si possono sintetizzare in una scarsa tranquillità che sembrerebbero avere addosso i biancoazzurri, incapaci di portare avanti le apprezzabili trame di gioco viste nel pre campionato. Se a questo andiamo ad aggiungere alcuni giocatori in condizioni non ottimali oltre che a diversi infortuni, si può cercare di dare un senso a questo trend decisamente negativo per una squadra chiamata a recitare un ruolo di protagonista nella serie cadetta. A fine gara saranno i biancoazzurri a ringraziare la scarsa precisione degli avversari che hanno evitato un più pesante epilogo. E dire che la punizione allo scadere di primo tempo di Viviani avrebbe fatto presagire ad un secondo tempo decisamente in discesa contro un avversario ben organizzato, ma certamente non trascendentale.

COSÍ IN CAMPO – Marino è costretto ad operare qualche accorgimento tattico. Nel suo 4-3-3 assenti in difesa Capuano, Balzano e Zauri mentre a centrocampo nessuna novità vista la contemporanea assenza di Brugman e Rizzo. In avanti solo panchina per Mascara con Sforzini ancora out. Linea difensiva con la coppia centrale Schiavi-Bocchetti mentre Cosic viene inserito a destra e Rossi a sinistra.; a centrocampo Viviani con Nielsen e Ragusa mentre il tridente è composto da Cutolo, Maniero e Piscitella (quest’ultimo preferito a Politano). La replica della squadra irpina con un 3-5-2 che in fase di non possesso palla diventava un 5-3-2. Assenti l’ex biancoazzurro Togni con Seculin e Abero, in difesa Izzo e Fabbro con il più esperto Peccarisi; folto centrocampo con Zappacosta e De Vito esterni e Arini, D’Angelo e Massimo centrali. In avanti la coppia Galbinov-Herrera.

INFALLIBILE VIVIANI DOPO TANTA NOIA – Dopo un avvio di marca biancoazzurra con Maniero che già al primo minuto incorna di poco a lato su cross dal fondo dalla destra di Cutolo e con una conclusione di quest’ultimo dal limite leggemente alta, la gara resta in equilibrio. Poco sviluppo di gioco con la squadra ospite ben abbottonata dietro e con poco movimento senza palla. Ne scaturiscono solo delle soluzioni dalla distanza.

Al 15′ Peccarisi ci prova dai 30 metri con potente destro centrale e Pelizzoli alza in angolo, quindi è Galabinov al 21′ a provare sempre da fuori in diagonale che esce di un paio di  metri alla destra del palo difeso da Pelizzoli. Al 24 su punizione innocua dal vertice destro dell’area di rigore Pelizzoli difetta nella presa e per poco non ne approfitta Peccarisi. Il Pescara si vede solo al 26′ con una conclusione dal limite a giro di Cutolo da posizione centrale ,ma la palla  termina di poco alto sopra la traversa. Al 41′ sempre Cutolo sotto porta non riesce ad imprimere la giusta potenza e Fabbro salva a porta sguarnita ; in pieno recupero arriva il vantaggio del Pescara con Viviani su magistrale punizione dal limite in posizione leggermente decentrata e palla che si infila sotto l’incrocio dei pali sul lato più lontano.

AVELLINO AL … MASSIMO – Il gol avrebbe dovuto scrollare di dosso un pò di tensione e lasciare più spazi al Delfino per colpire un avversario che per forza di cose era chiamato a recuperare il punteggio e invece è la squadra campana ad approcciarsi con il giusto piglio. Rastelli inserisce Castaldo per uno spento Herrera. Al 2′ Zappacosta dal fondo per Galabinov che ha sfiorato la marcatura, solo una deviazione della difesa salva Pelizzoli e appena un minuto dopo arriva il pareggio con Massimo .Il giocatore  raccoglie palla al limite dell’area e lascia partire un preciso diagonale di destro che non lascia scampo a Pelizzoli proteso in tuffo.

Tante le conclusioni da fuori, scarsa la mira. Al 7′  ci prova D’Angelo ma la conclusione dalla lunga distanza si spegne sul fondo quindi dopo il break di Cutolo con una girata all’8′ e  palla che non esce di molto sopra la traversa, ci prova due volte Galabinov all’11’ e 14,’ ma nel primo caso Pelizzoli blocca a terra e nel secondo la mira è errata. Brivido al 18′ su corner dalla destra Fabbro di testa prende bene il tempo di testa ,ma conclude alto da due passi. Al 20′ dentro Mascara per uno stanco Piscitella, nessuna variazione nel modulo.

Il più preciso è Viviani che al 25′ da fuori area di destro impegna Terracciano in angolo: gran tuffo sulla sua sinistra per spegnere il bolide che poteva dare il nuovo vantaggio ai padroni di casa. Marino inserisce alla mezz’ora Politano per Cutolo. Ci prova due volte Nielsen al 32′ ed al 47′ ma le conclusioni risultano centrali e di facile lettura. Solo Raguso con un tiro a giro al 40′ mette in difficoltà l’attento Terracciano che con un colpo di reni alza la sfera sopra la traversa. Quindi tanto Avellino che volenteroso prova, senza scoprirsi troppo a vincere una partita bloccata sull’1-1. É ancora Galbinov l’avversario più insidioso al 35′ con un colpo di testa in area ed al 46′ con una conclusione dal limite che fa la barba al palo. Il neo entrato Bittante sulla trequarti prova senza successo ad approfittare di un errore in disimpegno sulla trequarti proprio a novantesimo.

TABELLINO:

PESCARA (4-3-3): Pelizzoli; Cosic, Schiavi, Bocchetti, Cosic, Rossi; Nielsen, Viviani, Ragusa; Cutolo (dal 30′ st Politano), Maniero, Piscitella (dal 20′ st Mascara). A disposizione: Pigliacelli, Frascatore, Zauri, Vukusic, Fornito, Padovan, Zuparic. All. Pasquale Marino.

AVELLINO (3-5-2): Terracciano; Izzo, Peccarisi, Fabbro; Zappacosta (dal 34′ st Bittante), Arini (da 15′ st Schiavon), D’Angelo, Massimo, De Vito; Galbinov, Herrera (dal 1′ st Castaldo). A disposizione: Di Masi, Angiulli, Soncin, Biancolino, Millesi, Dia Pape. All. Massimo Rastelli.

Arbitro: Cervellera di Taranto

Assistente: Ranghetti di Chiari, Borzomì di Torino, Baroni di Firenze

Reti: 46′ pt Viviani, 3′ st Massimo

Ammoniti: Arini, Peccarisi, De Vito, Viviani, Cutolo,

Recupero: 1 minuto nel primo tempo, 3 minuti nella ripresa.

Pescara-Avellino 1-1: Viviani tiene a galla il Delfino ultima modifica: 2013-09-25T09:23:42+00:00 da Direttore
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