Pescara, Ariatti: “Ho voglia di conquistare la gente”

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PESCARA – Luca Ariatti, centrocampista di Reggio Emilia classe ’78, si presenta ai microfoni della stampa in una giornata trionfale per i biancoazzurri e che suona con una parola su tutte: riscatto!

Quel Delfino dai toni scuri del primo tempo scende in campo per dimostrare che è vivo e pronto a lottare per la salvezza come per  altri traguardi che una piazza prestigiosa come quelle adriatica si aspetta…

Il terzino criticato dai più per gli errori commessi nella prima frazione di gioco incarna al meglio la voglia di riscatto portando la bandiera e facendo esplodere il pubblico al suo gol, di rabbia e precisione: un tempismo che ripaga a pieno di quelle incertezze difensive.

Il primo a crederci il mister che ha elogiato il coraggio e temperamento di Luca, capace di dimostrare in un momento delicato della partita di poter essere quel giocatore di categoria, capace di trasformarsi e di aiutare i compagni in mezzo al campo. Ricordiamo che solo da poche settimane si è integrato con la rosa, causa l’infortunio che lo ha tenuto lontano circa 4 mesi, facendogli saltare anche la preparazione estiva.

Parlando della gara con il Portogruaro fa   qualche riflessione:

Il primo tempo non è stato molto piacevole, abbiamo incassato due gol e potevamo fare molto di più. E’ normale che nella ripresa sono entrato in campo con la voglia di riscattarmi di cercare di essere decisivo, e grazie anche alla squadra che ha avuto una grande reazione sono riuscito a fare il 2-2. Sono contento però penso però anche molto gli errori che sono stati fatti.

Sarebbe giusto entrare in campo ed essere un po’ più “sbarazzini”, non pensare troppo al tatticismo, essere sciolti, giocare. Facciamo un mestiere che sogniamo da quando siamo bambini quindi è giusto andare in campo spensierati e far vedere quello che siamo in grado di fare.

Penso che questa partita ci abbia dato un grande insegnamento per il futuro, comunque fare quattro gol ad una squadra di serie B in un tempo è un’impresa non da tutti. Sul 2-0 ci siamo scrollati di dosso la tensione è abbiamo giocato a “briglie sciolte” e la differenza si è vista. C’è stata la dignità prima di tutto, una voglia di riconquistare la gente, voglia di rifare una rimonta per uscire dal campo vincenti.

Così ha replicato parlando del suo ruolo da terzino sinistro?

Ho iniziato a lavorare da terzino sinistro martedì. Tutti sapete che sono solo 4-5 settimane che sono in squadra causa del mio infortunio.  Questo ruolo l’ho fatto tantissime volte nelle squadre in cui  ho giocato ed è andata sempre andata bene, qui nello  specifico non lo vedo come un ruolo di emergenza ma come un’alternativa.

Un gol che vale più di un’iniezione di fiducia, un premio dopo tanti sacrifici:

Per il mio gol sarebbero tante dediche da fare ma vorrei dedicarlo a me stesso perché ho affrontato questa estate un infortunio che mi ha tenuto fermo quasi quattro mesi e non vedere mai miglioramenti nonostante ci stia sempre sopra e cercare di lavorare e curarsi, non è stato molto facile. Sono stati giorni difficili : venire a Pescara con le aspettative di tutti e non riuscire neanche ad allenarsi ,vedere intorno a me la perplessità, gli sguardi, l’attesa.

Una piazza dunque difficile?

Pescara rientra tra quelle piazze che ti dà e che chi toglie, nel senso che se fai bene sei considerato tanto, se fai male sei contestato un po’ di più che in altre piazze. Non è un problema, dico solo che la gente ancora non mi conosce, ho sempre dato il massimo per la maglia, al punto di mettere in secondo piano le soddisfazioni personali…

Gioco per la soddisfazione del gruppo e anche qui a Pescara sono per questo, il fatto di essere stato infortunato mi ha fatto partire con l’handicap, anche del giudizio della gente.  So che devo far vedere soprattutto i tifosi quello che sono come uomo, poi uno può giocare bene o giocare male.  E’ sempre bello uscire vincente con una grande prestazione ma questa è un’altra cosa che ci tengo a raggiungere.

Che questa rete possa essere un segno di ripresa per il giocatore e di svolta in un momento importante del campionato dove si potrebbero conquistare preziosi punti per la salvezza? La sfida di oggi con il Frosinone e l’anticipo di venerdì sera con il Livorno potranno essere due banchi di prova importanti dove capire meglio quale dei due volti appartiene al delfino e se si potrà contare sul pieno recupero, per lo meno a livello mentale di Ariatti.

Pescara, Ariatti: “Ho voglia di conquistare la gente” ultima modifica: 2010-11-30T08:15:59+00:00 da Direttore
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