PESCARA – É stato il loro primo giorno di lavoro in qualità di imprenditori, ieri, per 10 ex dipendenti della “nuova Legatoria d’Ancona”, la società artigiana nata sulle ceneri della Legatoria d’Ancona, che aveva chiuso i battenti lo scorso settembre con il rischio di mettere in mobilità 22 dipendenti. 10 di loro hanno deciso di scommettere sulla loro professionalità e sull’esperienza acquisita, accettando l’invito della Provincia ad aderire al progetto LINFA (Lavoro Formazione Innovazione in Abruzzo) finalizzato alla ricollocazione dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro. Dopo un periodo di affiancamento svolto con la collaborazione dei professionisti del settore lavoro, i dieci dipendenti hanno costituito una cooperativa artigiana, che oggi, 2 gennaio 2014, ha riacceso le macchine di quella che è una delle più importanti legatorie del centro Italia, e che conta clienti di grande prestigio.
“Se il buongiorno si vede dal mattino – ha dichiarato Carmine De Mastro, presidente della cooperativa – siamo già a buon punto. Stiamo lavorando a ordini arrivati oggi da sei ditte diverse. Credo che la storia di questa azienda e la qualità del lavoro svolto negli anni passati siano una garanzia per i nostri clienti, che stanno tutti tornando da noi”.
Per poter ricominciare l’attività la cooperativa formata dagli ex dipendenti ha investito il 50% del proprio trattamento di fine rapporto e tutta l’indennità di mobilità che i lavoratori avrebbero dovuto percepire dall’INPS. Hanno così potuto acquistare in leasing le macchine e le attrezzature esistenti, e affittare l’immobile del capannone di 1.200 mq di proprietà del sig. D’Ancona.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter