Un occhio di riguardo è andato agli aspetti basilari della cura dell’animale prima ancora che alla prevenzione e agli interventi vaccinali, nonché ad una dovuta riflessione sullo sviluppo e la profilassi dei sarcomi a cui tanti allevatori hanno fatto riferimento esponendo le loro preoccupazioni a riguardo e le diverse incertezze concernenti i vaccini; numerose sono state infatti le controversie sull’argomento a cui il professore ha potuto mettere chiarezza anche attraverso gli esempi e le esperienza degli allevatori presenti.
A seguire, i colorati felini hanno fatto capolino dalle sontuose gabbiette per l’ Animal Show, in cui hanno preso parte i migliori esemplari di ogni specie a seguito della preselezione avvenuta in mattina e la meticolosa visita veterinaria avvenuta il giorno addietro. I mici hanno sfilato sotto gli occhi estasiati del numeroso pubblico accorso all’evento divisi in quattro categorie, le prime tre a seconda della lunghezza del pelo (lungo, semilungo e corto) e l’ultima comprendente i gatti di razza siamese ed orientale, nonché per sesso ed età. Grazie alla partecipazione dei giudici L. Comorio, A. Ghibaudo, N. Padovano, L. Burani e la finlandese Jaana Jyrkinen sono stati decretati i vincitori per ogni categoria che si sono poi sfidati in un’entusiasmante ultimo confronto per il titolo di The Best, vinto all’unanimità da Welcome The Black Diamond, il persiano di Tatiana Motolese, nella sua prima Expo.
A conclusione di questa seconda giornata un’immancabile esposizione di Sacri Di Birmania, graziosi felini denotati da un pelo semilungo caratterizzato dei peculiari guantini bianchi (punta di rilievo per la valutazione della razza) e la tipica colorazione zaffiro degli occhi, ospiti speciali dell’Expo con ben 46 esemplari esibiti, un numero ragguardevole se si pensa ai 108 esemplari presentati alla prima speciale a Firenze dalla stessa Associazione Italiana Birmani (L’A.I.Bir.) rappresentata dalla responsabile Expo Rossella Mercadante, nonché proprietaria dell’allevamento Zaffiri Blu, che ci illustra le particolarità dei Sacri Di Birmania e la leggenda della nascita della specie che narra dell’uccisione di un monaco, Kittah, presso il popolo degli Khmer nell’antica Birmania, custode di un tempio dedicato ad una dea dagli occhi color zaffiro, protettrice della anime durante la trasmigrazione, e di cento gatti dal pelo bianco. Secondo questa leggenda uno dei gatti ospitati dal monaco saltò sul suo corpo esanime e il suo manto mutò colorandosi di oro, gli occhi divennero dello stesso colore di quelli della dea e le zampe si sporcarono di terra, solo quelle anteriori mantennero il candore originario del gatto, denotando così i caratteristici guantini della razza.
Leggenda a parte, i Sacri Di Birmania hanno riscosso un enorme successo nel pubblico e saranno presenti anche ai prossimi raduni in provincia di Venezia e a Bologna, per gli appassionati della razza e i followers dell’A.I.Bir, associazione riconosciuta dall’Anfi, Associazione Nazionale Felina Italiana autorizzata alla gestione del libro genealogico del gatto di razza, che ha patronato l’esposizione e vi ha preso parte tramite la presenza del Presidente Nazionale, Dario Domancich, e del vicepresidente e segretario Anfi, l’avvocato Marialetizia Bizzarri nonché allevatrice dell’allevamento di gatti Siberiani Il Principe Rosso, che ha presieduto al comitato organizzativo con l’irrinunciabile collaborazione di Valeria Cardone, responsabile dell’allevamento di gatti persiani ORITHIL. Sicuramente senza l’impegno e la dedizione di tutte queste figure la Mostra Felina BeautifulCats non sarebbe stata possibile.
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