Così Giovanni Paolo II definiva San Josemarìa Escrivà,fondatore dell’Opus dei
PESCARA – Sabato 26 febbraio alle ore 11.00, in prossimità di viale Abruzzo a Montesilvano si svolgerà la cerimonia di inaugurazione di via San Josemarìa Escrivà alla presenza del sindaco della città Pasquale Cordoma. Dopo L’Aquila, Chieti, Teramo e Pescara, anche l’Amministrazione comunale di Montesilvano ha deciso di intitolare una strada al fondatore dell’Opus Dei .Prima della cerimonia di inaugurazione, alle ore 10.00 presso la Chiesa di San Giovanni Apostolo in viale Europa a Montesilvano verrà celebrata una S. Messa Solenne.
Josemaría Escrivá de Balaguer nacque a Barbastro (Spagna) il 9 gennaio 1902. Ricevette l’ordinazione sacerdotale il 28 marzo 1925, e cominciò a esercitare il ministero in una parrocchia rurale, e successivamente a Saragozza.
Nel 1927, con il permesso del suo vescovo, si trasferì a Madrid per conseguire il dottorato in diritto. Il 2 ottobre 1928 fondò l’Opus Dei, e nel 1946 si stabilì a Roma, dove ottenne il dottorato in teologia all’Università Lateranense.
Morì a Roma il 26 giugno 1975. Il suo corpo riposa nella Chiesa Prelatizia di Santa Maria della Pace, Roma. Il 17 maggio 1992 Giovanni Paolo II ha beatificato Josemaría Escrivá in piazza San Pietro. Dieci anni dopo, il 6 ottobre 2002, Giovanni Paolo II ha canonizzato il fondatore dell’Opus Dei affermando che
San Josemaría fu scelto dal Signore per annunciare la chiamata universale alla santità e per indicare che la vita di tutti i giorni, le attività comuni, sono cammino di santificazione. Si potrebbe dire che egli fu il santo dell’ordinario.
Sono numerosissime in Italia le Amministrazioni che hanno accolto richieste di fedeli e simpatizzanti dell’Opus Dei di intitolare strade, piazze, larghi, etc. a San Josemarìa. In tutti i capoluoghi di provincia abruzzesi, le Amministrazioni hanno già intitolato a San Josemarìa strade e piazze, individuate all’interno del tessuto urbano.