E’ il titolo dell’incontro che si terrà oggi a Pescara
PESCARA – Oggi, 27 novembre , alle ore 10.30 ,al Mediamuseum di Pescara si terrà un incontro, quanto mai attuale, sul tema “Il massacro del territorio. La devastazione del paesaggio nella storia dell’Italia unita. Dalla prima legge di Benedetto Croce ai crolli di Pompei”.
Interverrà sull’argomento Pasquale Fimiani autore di numerosi volumi sulla materia tra cui “La tutela penale dell’ambiente dopo il D. Lgs n. 4/2008 (Giuffrè editore), “Le nuove norme sul danno ambientale (Pirola-Sole 24 Ore), “L’ordinamento delle aree protette. Governo, amministrazione, tutela nella legislazione nazionale e comunitaria (con Giampiero Di Plinio – Carsa editore).
L’intervento sarà preceduto da una introduzione a cura di Francesco D’Aloisio che traccerà brevemente la storia delle leggi promosse in Italia a tutela del paesaggio, dalla legge del 16 luglio del 1905 a firma di Luigi Rava, alla prima organica regolazione normativa della materia paesaggistica dovuta a Benedetto Croce nel 1920, legge che rimarrà in vigore 17 anni e verrà abrogata dalla Legge n. 1497 del 29 luglio 1939, passando poi per la Legge Galasso n.431 dell’8 agosto 1985 fino al cosiddetto Codice Urbani (D.L. n. 42 del 22 gennaio 2004 e successive modifiche) etc.
Nel corso dell’incontro sarà inoltre proiettato il documentario “Biùtiful Cauntri” di Calabria, D’Ambrosio e Ruggero: “Napule è nu sole amaro, Napule è ‘na carta sporca e nisciuno se ne importa”, tranne Raffaele Del Giudice, un educatore ambientale resistente, che proprio non ci sta a guardare i rifiuti divorare la sua terra e le polveri di amianto saturare il suo cielo.
A venticinque chilometri da Napoli, nei comuni di Giuliano, Qualiano, Acerra e Villaricca, il gregge pascola prima di essere abbattuto e gli agnelli, uccisi dalla diossina, si decompongono come fiori sui prati. L’eco-mafia, che produce più morti di una qualsiasi altra attività criminale, non è un espediente narrativo e Raffaele Del Giudice non è un attore. Biùtifil cauntri, è materiale più reale del reale, è una grande storia di impegno civile sostenuta da una poetica originale, che serve a raccontare un territorio umano e geografico lasciato a se stesso. Le fuoriuscite del cobalto dalla fabbrica di Montefibre hanno contaminato fragole e pomodori, le discariche abusive e i chilometri di spazzatura e sacchetti hanno avvelenato pecore e bufale, quelle del pregiato latte bufalino che diventa mozzarella “elastica e resistente al primo morso”.
Ingresso libero