Teramo

Mancata approvazione tariffe Tari e PEF nel Consiglio Comunale di Nereto

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NERETO (TE) – I Comuni si trovano a costruire l’impianto tariffario della TARI costituito dal PEF, Regolamento e Tariffe del tributo, entro il termine di approvazione del bilancio, quest’anno fissato al 31 marzo 2017. Queste disposizioni hanno anche il pregio di fissare l’efficacia delle relative norme e tariffe al 1 gennaio dell’anno di riferimento purché siano state adottate entro il termine suddetto.

Ma, a differenza di altri Comuni, L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI NERETO, GUIDATA DAL SINDACO DI FLAVIO, CON GLI ASSESSORI DI RIFERIMENTO PIERINO DI PIETRO E MAURIZIO CORINI, per quest’anno ha ben pensato di non sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale le Tariffe Tari e il PEF, approvazioni aventi il termine perentorio del 31 Marzo 17. Tra l’altro non hanno inserito neanche la mozione consigliare presentata dai Gruppi consigliari Direzione Futuro e la Fonte uniti per Nereto riguardanti la limitazione degli sprechi di alimenti e farmaceutici.

La cosa desta preoccupazione per il potenziale danno Erariale che la mancata approvazione potrà generare per l’Ente.

Infatti, nella seduta consigliare del 31 marzo 2017, è stato ben dimostrato dal Gruppo Consigliare Direzione Futuro Nereto che le delibere della TARI approvate fuori termine portano a conseguenze che potrebbero rivelarsi devastanti soprattutto se la delibera finisce sotto il giudizio del Tar che può neutralizzare l’intero atto. L’ultima sentenza del Tar Basilicata del 12 Agosto 2016  n. 815, annulla la delibera tariffaria del Comune impugnata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ricordiamo che, per effetto dell’articolo 52 del d. lgs 446/97 nonché del comma 15 dell’articolo 13 del dl 201/2011, le delibere devono essere trasmesse al Ministero dell’Economia e Finanze, pena il blocco delle risorse.

L’organo ministeriale non è dotato di un potere di approvazione o di controllo, in linea coi principi di pari dignità costituzionale, ma è stato investito di un potere di impugnazione dinanzi al giudice amministrativo analogamente ai soggetti privati che avessero un interesse a ricorrere, entro il termine di 60 giorni dalla pubblicazione finale dell’atto.

L’Amministrazione Di Flavio poco comprende che l’ente che sceglie di mantenere in vita un atto approvato fuori termine deve essere consapevole di basare la propria azione amministrativa su un atto illegittimo sin dall’origine, che potrebbe essere sollevata entro i previsti stretti termini di impugnazione al Tar oppure riemergere dinanzi alle commissioni tributarie.

Ma anche ai sensi dell’articolo 7 del codice del processo tributario le  commissioni tributarie, se ritengono illegittimo un regolamento o un atto generale rilevante ai fini della decisione, non lo applicano, in relazione all’oggetto dedotto in giudizio, salva l’eventuale impugnazione nella diversa sede competente. Il rischio si può incontrare dinanzi a un accertamento o qualsiasi altro atto della riscossione che consenta di discutere nel merito l’atto con decisione comunque circoscritta al caso di specie.

Tutto ciò dimostra la confusione che genera nel Comune di Nereto dove i settori non hanno più responsabili con un Segretario comunale con gestione al limite del confine di controllato e controllore e con l’Amministrazione guidata dal Sindaco Di Flavio incapace di interpretare correttamente anche le normative base.

A questo punto siamo molto curiosi di conoscere quando e cosa proporranno al Consiglio per l’approvazione fuori termine delle tariffe TARI come anche comprendere quale Bilancio ha approvato la Giunta Comunale del 31 Marzo 2017 e se sovrapponibile a quella del 30 Aprile 2014, che vide l’approvazione della tanto discussa delibera 52 che ancora per molto farà discutere..

Mancata approvazione tariffe Tari e PEF nel Consiglio Comunale di Nereto ultima modifica: 2017-04-02T20:03:26+00:00 da Redazione
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