“L’Hermann Tour” di Paolo Benvegnù venerdì 10 febbraio a Pescara

 Il cantautore farà tappa venerdì prossimo allo Zu::Bar

PESCARA – Partito dalla scena alternativa rock di metà anni ’90, oggi Benvegnù è uno dei cantautori più amati dalla critica specializzata. Le sue note sono respiri che toccano le corde dell’anima, i testi fortemente introspettivi accompagnati da melodie pop-rock che descrivono le inquietudini dell’io, passioni vissute in maniera talvolta dolorosa e malcontento sociale. Le sonorità sono orecchiabili e ricercate al contempo, per una musica che va ascoltata con la pelle, le labbra ed il cuore.

Tutto ha inizio nel 1993 quando fonda gli Scisma, band che fece della sperimentazione sonora la sua forza: fino allo scioglimento incisero quattro dischi in bilico fra rock, pop, jazz, new wave e cantautorato. L’ultimo “Armstrong”, pubblicato nel 1999, è ancora oggi ritenuto uno dei più sperimentali lavoro usciti in quel periodo ricchissimo di qualità per la nostra musica indie.

La carriera solista parte nel 2000 e si è sviluppata negli anni in un crescendo di raffinatezza ed intimismo che lo hanno portato a godere del favore di pubblico e critica.

Il primo album esce nel 2003: “Piccoli fragilissimi film”, anticipato dal singolo “Suggestionabili”, è seguito da un lungo tour, premiato al MEI come tour dell’anno. È un lavoro che segna una decisa svolta nel modo di fare musica di Benvegnù, che predilige atmosfere più scarne e semplici rispetto alla sperimentazione che aveva fatto la fortuna degli Scisma.

Nel 2005 pubblica un EP dal titolo “Cerchi nell’acqua”, contenente la title track, tre inediti e la magnifica cover dei Tuxedomoon “In a Manner of Speaking”. Nell’EP trova spazio anche il video di “Cerchi nell’acqua” di Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione, gruppo che Benvegnù ama così tanto da produrre “Canzoni allo specchio”.

Artista dai mille volti, Benvegnù nel 2007 porta in scena anche alcune piece teatrali in location insolite e particolari quali ristoranti o salotti di case private, dando così vita alla trilogia dell’acqua o trilogia dei lavori umili con “Idraulici, Marinai e Camerieri”.

Il suo secondo lavoro discografico esce nel 2008: “Le labbra” è accolto benissimo ottenendo ottime recensioni. Lo stesso anno pubblica con Marco Parente “Proiettili buoni”, album relativo al progetto omonimo. Nel 2009 partecipa al disco “Il paese è reale”, voluto fortemente dal leader degli Afterhours Manuel Agnelli per promuovere i nomi migliori dell’indie rock della scena italiana. Giusy Ferreri e Marina Rei lo omaggiano nei loro rispettivi dischi inserendo una cover della sua “Il mare verticale”. Addirittura Mina nel 2010 include una cover di una sua canzone , “Io e te”, in “Caramella”.

A febbraio 2011 è uscito “Hermann”, suo ultimo lavoro, che dà anche il nome al tour che toccherà Pescara. È forse un album meno facile dei precedenti, più vario, ma altrettanto ricco di fascino: tornano le sperimentazioni, si gioca con le chitarre e i sintetizzatori, ma anche con gli archi, tutto all’insegna di uno stile personale e riconoscibile, unico nel nostro panorama musicale. Forti riferimenti letterari e mitologici nei testi per tredici canzoni che conquistano ascolto dopo ascolto. Ad aprire il concerto di Paolo Benvegnù saranno i Laika, band abruzzese di Alba Adriatica che hanno esordito proprio aprendo un suo live lo scorso anno. Nascono dall’unione di due progetti differenti (Lustagroove e Seven Jay).

Hanno pubblicato per Boleskine House Records il 10 gennaio Laika, Sylvia, Jeanne e…le altre”, disco che ha avuto l’ottimo risultato di 500 download in una sola settimana. Alla sua uscita ha fatto seguito il video dell’accattivante singolo “Misty Destroy”, visualizzato da oltre duemila utenti su You Tube in soli cinque giorni. Recensito e apprezzato da riviste come Blow Up, Music Club e Rockerilla, l’album sarà presentato proprio venerdì.

Altra serata imperdibile dunque allo Zu::Bar, uno dei locali più attivi in regione per eventi e live. Ingresso con tessera Arci. – Dalle 22:00 Info 349.7507865

Si ringrazia per la gentile collaborazione Mariapia Faieta