Il Direttore Amicarelli: “In questo periodo storico delicato, contraddistinto dall’emergenza epidemiologica che ci confina tra le mura di casa, molti luoghi della cultura hanno risposto lasciando aperte le porte dello spettatore a distanza. L’Archivio di Stato di Pescara aderisce alle iniziative del Ministero dei Beni e le attività culturali e del Turismo che aiutano a riaffermare il ruolo centrale della cultura nelle dinamiche della società italiana, con mostre e tour virtuali.
Ci è sembrato naturale orientare l’attenzione alle eccellenze del nostro territorio, cioè a quei prodotti che lo contraddistinguono sia a livello locale, nazionale ed internazionale. Dalle vigne del territorio pescarese nascono vini eccellenti, opera di vignaioli orgogliosi legati alla propria terra e ai propri vitigni. I vini pescaresi sono ormai conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo; il successo di questo prodotto è dato naturalmente dalle caratteristiche di questa terra: mineralità, pecularietà del clima ma soprattutto dalle particolarità che gli vengono dalla prassi di coltivazione.
La coltura della vite è stata da sempre una delle più diffuse e l’arte del far del vino è antica.
Nell’opera “Laus vitae”, Gabriele D’Annunzio invita a godere del tempo presente, richiamando il forte legale tra l’uomo e la natura. Lo stesso legame radicato ed indissolubile esiste tra gli abruzzesi, popolo forte e gentile e la sua amata Doc Montepulciano d’Abruzzo.
Verso la metà del 1700 si possono trovare le prime testimonianze sulla presenza del vitigno e all’incirca dal 1821 nella vallata del Pescara (presumibilmente nella zona di Tocco a Casauria – Bolognano).
Il Montepulciano d’Abruzzo è figlio di una regione dalla forte identità territoriale e frutto di una storia locale lunga più di un secolo.
I filari di questa uva insistono su tutta la regione , dalle zone montuose interne passando per le colline sino ad arrivare alla bellissima costa dove il vitigno trova l’ambiente ideale per essere coltivato e donare una produzione abbondante da cui si estraggono vini intriganti e piacevoli”.
L’Archivio di Stato, quindi con il suo immenso patrimonio documentale, ci attesta le fonti dell’origine vitivinicola del territorio.
Verranno presentati manifesti, documenti, foto e piantine anche inedite a partire dall’anno 1808 agli anni ’60 posseduti da questo Archivio nei Fondi Prefettura, Archivio Comunale, Intendenza e E.N.A.L..
Tra questi , i documenti delle coltivazioni e produzione vinicola degli anni 1876-1905, i documenti del Ministero dell’Agricoltura e Foreste anno 1946/1950 sulle culture dell’Abruzzo, la documentazione che veniva istituita dal Governo (1928) la Festa dell’Uva nazionale” il manifesto e la cartolina del Governo per la festa dell’uva,le cartine storiche dei possedimenti dell’Abruzzo, il manifesto che il Governo dava indicazioni sui prototipi di ceste per la raccolta dell’uva e tanti altri sulla storia del vino.
Assessore Martelli: “Le prime coltivazioni del vino datate in Abruzzo 1700, le prime foto, le immagini inedite, le piantine, le colture, le autorizzazioni ministeriali, tracce di storia e di memoria che raccontano il legame tra la terra di d’Annunzio e il nettare degli dei, che ha ispirato poeti, cantanti e artisti. Ancora una volta l’Archivio di Stato di Pescara si caratterizza con una iniziativa di straordinario valore storico-culturale, ‘Le Vie del Vino’, che mira a testimoniare una tradizione pluricentenaria, quella legata alla produzione del vino nella nostra terra, produzione che ha impegnato un’ampia fetta del mercato abruzzese, una tradizione che è andata avanti sino ai giorni nostri partorendo alcune delle cantine più importanti e celebri del mondo. E’ profondo il rapporto dell’Abruzzo con il prodotto vinicolo, tanto che il Governo istituì, addirittura, la Festa dell’Uva nazionale, e il progetto digitale dell’Archivio di Stato ancora una volta restituirà all’attualità quel passato che merita di essere raccontato per interpretare e comprendere non solo la realtà presente, ma anche la prospettiva futura per una città e una regione che nulla hanno da invidiare ai cugini d’oltralpe”.
L’evento è patrocinato dal Comune di Pescara e potrà essere visionato sulla pagina facebook dell’Archivio di Stato e sul sito del MiBACT.
Per ogni informazione telefonare al 085.4549724 o inviare mail a: as-pe@beniculturali.it o as-pe.comunicazione@beniculturali.it
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