Ambiente

“Le nostre acque” di Coop a Pescara per ridurre l’inquinamento

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Al Porto Turistico verrà posizionato un dispositivo Seabin capace di recuperare in media oltre 500 chilogrammi di rifiuti plastici all’anno. Ecco tutti i dettagli del progetto

PESCARA – Coop e LifeGate per ridurre l’inquinamento dei mari dalla plastica, grazie al progetto LifeGate PlasticLess. La seconda tappa della campagna “Le nostre acque” di Coop approda a Pescara, presso il Porto Turistico della città, dove verrà posizionato un dispositivo Seabin capace di recuperare in media oltre 500 chilogrammi di rifiuti plastici all’anno, comprese le microplastiche e le microfibre. Ne saranno collocati 25 nelle acque dei mari, fiumi, laghi di tutta Italia.

Tra le prossime tappe Genova, il Lago Maggiore in Piemonte, Castiglione della Pescaia, Livorno, Brindisi, Milano, Trieste e Ravenna un ideale virtuoso giro d’Italia che si concluderà nella stagione estiva 2021.

Un dispositivo semplice, ma utile per raccogliere in un anno in media oltre 500 chilogrammi di rifiuti plastici comprese le microplastiche e le microfibre. È il Seabin adottato da Coop sul mar Adriatico presso il Marina, nonché Porto Turistico di Pescara grazie alla collaborazione con LifeGate.

Un gesto simbolico e al tempo stesso concreto che dimostra l’impegno da sempre primario per Coop nella lotta all’inquinamento da plastica e supportata dalla partecipazione su base volontaria, come unica insegna della grande distribuzione e fra le 50 imprese italiane aderenti, alla “Pledging Campaign” lanciata dalla Commissione Europea.

Le azioni sui prodotti annunciate, comprensive di riduzione, riciclo e riuso infatti permetteranno a Coop di raggiungere nel 2025 un risparmio totale di plastica vergine di 6.400 tonnellate annue, corrispondenti al volume di circa 60 Tir (circa una fila di 1 km di Tir in autostrada).

La lotta all’inquinamento da plastica parte dunque dai prodotti e arriva ora alle acque. Dalle acque dolci dell’Arno a Firenze dove è partita la campagna “Le nostre acque”, si arriva alla seconda tappa a Pescara sul Mar Adriatico.

L’adesione a LifeGate PlasticLess aggiunge un ulteriore avanzamento rispetto all’obiettivo ambientale di Coop. Dopo il Seabin posizionato in Arno, oggi la campagna “Le nostre acque” di Coop Italia, arriva nel Mar Adriatico, a Pescara, per la seconda delle 25 tappe per altrettanti Seabin che Coop installerà in accordo con le cooperative di consumatori presenti sui vari territori. In un ideale virtuoso giro d’Italia che si concluderà nella stagione estiva 2021, le prossime località coinvolte saranno a Genova, il Lago Maggiore in Piemonte, Castiglione della Pescaia, Livorno, Brindisi, Milano, Trieste e Ravenna.

Il Seabin è una soluzione efficace ed efficiente, un vero e proprio cestino che galleggia a pelo d’acqua, e che viene installato nei “punti di accumulo” dove i venti e correnti marine tendono a far depositare i detriti galleggianti, riuscendo così a ‘catturare’ i rifiuti, dai più grandi fino alle microplastiche, mentre una piccola pompa espelle l’acqua filtrata. È in grado di lavorare 24 ore su 24, sette giorni su sette, pompa fino a 25.000 litri d’acqua all’ora e necessita di interventi di svuotamento e pulizia.

Un solo dato è sufficiente per chiarire la necessità di simili interventi di pulizia nelle acque dolci e salate; l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha dichiarato nel suo ultimo report che nel solo Mediterraneo quasi 50.000 esemplari di pesci di 116 specie diverse hanno ingerito plastica.

Coop Italia, adottando un Seabin a Pescara grazie alla collaborazione con Coop Alleanza 3.0, il Porto Turistico di Pescara e la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, aggiunge un tassello importante nella lotta all’inquinamento delle plastiche in mare rafforzando le iniziative già in essere come il progetto pilota “Plamar” promosso nel 2019 dall’Università “d’Annunzio” di Chieti-Pescara e dall’Associazione Armatori, che coinvolge l’intera flotta della marineria pescarese nel raccogliere i rifiuti di plastica in mare aperto per portarli a terra e destinarli all’Università per le analisi prima di conferirli a riciclo.

Francesco Scordella, Presidente dell’Associazione Armatori di Pescara: “Quotidianamente nelle reti delle barche ci si ritrova di tutto, dalle classiche bottiglie di plastica, a rifiuti di ogni tipo, ma anche, elemento ancora più inquietante, scarti industriali, tappeti in Pvc, tubi, materiale in polietilene usato in edilizia e perfino una rete metallica. Difficile stabilire se siano tutti rifiuti trascinati in mare dal fiume Pescara, perché nel gioco complicato delle correnti, potrebbe trattarsi anche di materiale proveniente da altri corsi fluviali. L’emergenza della plastica in mare ha conseguenze sulla nostra catena alimentare rischiando di penalizzare i consumatori e di creare gravi danni economici al settore della pesca”.

Michelina Venditti, professoressa delegata dell’Università “d’Annunzio” di Chieti-Pescara, dichiara: “Sono già state raccolte dal Mare Adriatico più di 3 tonnellate e mezzo di rifiuti, le analisi ancora in corso, evidenziano che circa il 40% dei rifiuti pescati in mare aperto sia composto da plastiche, di cui il 13% sono imballaggi, e il restante 60% è invece composto da tessuti. Un dato preoccupante sul quale puntare l’attenzione della comunità per intervenire sulla prevenzione e lotta all’inquinamento nel mare”.

Carlo Masci, Sindaco di Pescara afferma: “La plastica è una grande risorsa ed è un grande problema: sta a noi risolvere il problema per massimizzare la risorsa. La prima questione da affrontare sui rifiuti a mare è agire sul senso civico evitando la dispersione nelle nostre acque, e qui il lavoro non sarà né breve né semplice; la seconda è di agire per recuperare anni di abbandono e di degrado con un’opera mirata di raccolta e smaltimento, e ora la tecnologia ci tende la mano. Il mare pulito è un dovere verso la Natura, verso noi stessi e verso i nostri figli”.

Berardino D’Onofrio, Consiglio di Zona Soci Abruzzo Coop Alleanza 3.0 ci parla della centralità del tema ambientale per la sua cooperativa: “La difesa dell’ambiente è un tratto caratteristico dell’impegno di Coop Alleanza 3.0, sui cui la cooperativa ha investito risorse a sostegno di progetti realizzati da associazioni locali per la diminuzione delle plastiche in mare. Il consiglio di zona soci Abruzzo ad esempio, tra il 2018 e il 2019, ha sostenuto l’associazione “Pescara punto zero” per la realizzazione del progetto “Panta Rei: i cammini dell’acqua” per tutelare il fiume Pescara, la foce del Saline e la costa con giornate di pulizia e seminari informativi (https://www.coopalleanza3-0.it/cooperativa/comunita/iosi/abruzzo.html)”.

Salvatore Minervino, Capitano di Vascello e Direttore Marittimo di Pescara racconta: “la Guardia Costiera ha tra i suoi compiti istituzionali la tutela dell’eco-sistema marino ed è sempre pronta a sostenere le iniziative che si prefiggono l’obiettivo di rendere migliore il nostro mare, quale prezioso tesoro da preservare per le prossime generazioni. Crediamo molto nella sensibilizzazione della cittadinanza e siamo sempre protagonisti, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, nelle campagne contro l’inquinamento per ridurre il consumo della plastica monouso e da quest’anno per invitare al corretto smaltimento di mascherine e guanti. Il nostro personale, impegnato nei pattugliamenti con le motovedette, è il primo testimone del degrado e della quantità di rifiuti che abbondano in acqua ed è il primo che interviene, qualora le condizioni operative lo permettano, per raccogliere e portare a terra per lo smaltimento tutto ciò che sporca l’habitat marino. È per noi una grande soddisfazione sapere che non siamo soli in questa battaglia per un mondo più pulito”.

“La pandemia ci ha insegnato che la natura può pensare più in grande di noi e delle nostre abitudini – il commento di Simone Molteni, Direttore Scientifico di LifeGate – È indispensabile lavorare per un’economia rispettosa e anche rigenerativa degli ecosistemi che abbiamo rovinato. La collaborazione tra COOP e LifeGate va in questa direzione e speriamo possa ispirare le aziende che oggi ragionano su una nuova ripartenza”.

“É la seconda tappa della nostra nuova campagna ambientale. Siamo partiti dalle acque dolci dell’Arno a Firenze e arriviamo ora a Pescara sul Mare Adriatico – la dichiarazione di Maura Latini, AD Coop Italia – Siamo all’inizio del nostro ideale tour d’Italia che continuerà per questa estate e la prossima posizionando questi dispositivi piccoli ma efficaci per avviare azioni concrete volte a migliorare l’ecosistema delle nostre acque”.

“Le nostre acque” di Coop a Pescara per ridurre l’inquinamento ultima modifica: 2020-07-24T17:47:00+00:00 da Redazione
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