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L’Aquila, morte del cane eroe Kaos: i commenti

da Redazione

In seguito al sospetto avvelenamento del cane,che non si è mai risparmiato nel tentativo di salvare vite umane, si chiede l’inasprimento delle pene per i maltrattamenti e le uccisioni di animali oltre che la rottura dell’omertà

L’AQUILA – “Apprendiamo dalla stampa del decesso di Kaos, cane-eroe del sisma di Amatrice e Campotosto, probabilmente avvenuto a seguito di un avvelenamento. Una vicenda che lascia sconcertati, tanto più se si pensa che l’animale, trovato morto nel giardino dell’abitazione dai suoi stessi proprietari, nel corso della propria esistenza non si è mai risparmiato, dando tutto se stesso nel tentativo di salvare vite umane” è quanto si legge in una nota a firma di Chiara Mancinelli, referente per la provincia dell’Aquila dell’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime, in merito alla vicenda del giovane cane-eroe recentemente deceduto, per il quale si sospetta un avvelenamento.

“Se confermato, l’avvelenamento di Kaos sarebbe solo l’ultimo grave episodio di una scia di violenza che da sempre si abbatte sui nostri amici animali, vittime innocenti di una insensata crudeltà. Come Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime stiamo lavorando in merito alla richiesta di un significativo inasprimento delle pene per i maltrattamenti e le uccisioni di animali, senza possibilità di sospensione della pena”.

“ Una società che si definisce civile non può prescindere dal rispetto per gli animali: è necessario agire , e in fretta , con norme che ne tutelino realmente i diritti” conclude la nota.

Walter Caporale, Presidente di Animalisti Italiani onlus.:”Comunità rompa il silenzio omertà”

 “La violenza sugli animali e’ indice di pericolosità sociale, per questo stiamo chiedendo con urgenza al governo l’inasprimento delle pene attualmente previste dalla legge per chi maltratta o uccide gli animali. La nostra associazione presenterà una denuncia per l’uccisione di Kaos, il cane eroe di Amatrice, Norcia, e Campotosto”.

Cosi’ in una nota Walter Caporale, Presidente di Animalisti Italiani onlus.

“E’ vergognoso – prosegue – che in Italia non vi siano controlli rigorosi per chi acquista veleni o fitofarmaci, per i quali deve essere obbligatorio la vendita solo dietro prescrizione. Da anni chiediamo di ottemperare alle numerose ordinanze che vietano lo spargimento di esche avvelenate. L’uso di bocconi avvelenati contro gli animali e’ purtroppo cosa di tutti i giorni laddove il randagismo e’ diventato un’emergenza o semplicemente odio verso animali. A Sant’Eusanio Forconese, comune in provincia dell’Aquila, si e’ passato ogni limite. Hanno avvelenato un angelo con una coda che salvava vite senza distinzione di specie”.

Abbiamo espresso – conclude Caporale – sentimenti di solidarieta’ e vicinanza a Fabiano Ettore, l’istruttore e amico del pastore tedesco. La nostra onlus gli sarà vicino, andandolo a trovare, perche’ perdere un cane significa perdere un membro della famiglia. Affermare che ‘era solo un cane’, significa non avere cuore. Era un essere senziente, che come noi, soffriva e provava emozioni. Ci rivolgiamo a tutta la comunità perché rompa il silenzio dell’omertà attorno a un vigliacco assassino che può colpire ancora. Rendiamo giustizia a un eroe, a cui noi tutti dobbiamo tanto”.

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