L’Aquila, incontro sul futuro del centro storico

L’AQUILA – Il futuro del centro storico di L’Aquila è stato il tema di un incontro promosso da L’Aquila che rinasce.

Quale sarà la sua vocazione? Turismo? Ristorazione? Shopping? Uffici pubblici?Chiaramente la risposta sta nella perfetta miscela di tutti questi diversi ingredienti.

Una  articolata riflessione su questi interrogativi è stata portata avanti da alcuni dei protagonisti di quell’avventura che è la ricostruzione economica e sociale del Capoluogo.

Di fronte a un pubblico attento e partecipe si sono alternati interventi istituzionali, del mondo dell’impresa e del terzo settore. Particolarmente intensa è stata la testimonianza di Daniele Di Fabio che ha plasticamente rappresentato l’esperienza “eroica” di tutti quegli imprenditori aquilani che  come lui fanno ristorazione tra le macerie del centro storico.

Il critico enogastronomico ed esperto di politiche del turismo Roberto De Viti ha giustamente sottolineato le tante sfide che gli operatori devono affrontare e l’elevato tasso di mortalità delle imprese e quindi l’esigenza di coniugare strumenti come “Fare Centro” con adeguati strumenti di formazione e con una più ampia e coerente politica di sviluppo economico che riconosca e valorizzi le vocazioni autentiche dei territori.

Durante la serata è stata presentata anche la prima startup abruzzese di food delivery – fiatfood.com – nata da un’idea di Riccardo Cicerone e del neo papà Daniele Proietti.

Hanno poi partecipato Salvatore Santangelo, Francesco Bignotti, Agostino Del Re e Antonio Pensa.

Ospite d’onore Raffaele Venditti, volto televisivo, imprenditore di seconda generazione, per l’occasione nell’inedita veste di scrittore: infatti è stato presentato il suo volume “Porchetta regina della strada” (Ultra): un personale tributo al mondo degli ambulanti, del cibo di strada e ai sani valori di una volta presentati oltre la retorica e il marketing dello streetfood.

L’iniziativa – inserita nel programma di Onda d’innovazione 2017 – è stata sostenuta dal contributo della Fondazione Carispaq.