“Va registrato un dato politico rilevante: ieri il numero legale è stato garantito da un consigliere della minoranza ed oggi, per ore ed ore, i lavori sono proseguiti senza il numero legale. Ma la cosa grave è accaduta alle ore 16 quando due dei tre “ribelli” entrano in aula e danno la possibilità di avere la maggioranza sottoscrivendo un accordicchio col quale viene spiegato a due assessori quali siano le loro deleghe
. Persino il presidente della commissione Sanità, settore particolarmente attenzionato tenendo conto del fatto che, dopo l’uscita dal commissariamento, la maggior parte delle voci del bilancio sono ad esso rivolte, chiede di essere lui stesso coinvolto”.
“Siamo molto preoccupati – conclude Mauro Febbo – visto che questo bilancio non ci soddisfa tanto per l’assenza di programmazione e risorse per comparti cruciali per l’economia abruzzese quanto per i modi in cui viene gestito dalla stessa maggioranza”.
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