La stagione del CUS Chieti si chiude con un altro successo

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La squadra teatina trionfa nel Campionato Regionale Under 14 di Basket Femminile. A tu per tu con Coach Franco Ghilardi, artefice dell’ennesimo trionfo.

CHIETI – La stagione del Cus Chieti Basket Femminile si chiude con un altro grande risultato a testimonianza dell’ottimo lavoro svolto dalla società teatina durante l’anno: la vittoria nel Campionato Regionale Under 14. La squadra di Coach Franco Ghilardi, vero “mago” a livello giovanile visti i tanti trionfi ottenuti in carriera, ha regalato l’ennesima soddisfazione in un’annata già ricca di ottimi risultati.

Dopo aver disputato un campionato incredibile con vittorie strepitose su tutti i campi, ha affrontato l’Aurora Pescara nella doppia finale. Tutto sembrava perduto dopo la bruciante sconfitta all’andata nel capoluogo adriatico (-22 punti) ed invece è stata compiuta una vera e propria impresa sportiva: l’Under 14 del Cus a Chieti è riuscita a ribaltare le sorti del confronto con un punteggio che è andato ben oltre le più rosee previsioni (64-26). Come sia stato possibile un simile risultato è lo stesso Coach Ghilardi a spiegarcelo.

Iniziamo parlando dell’andamento dell’intero Campionato Under 14 …

R – È stato ricco di soddisfazioni perché lo abbiamo dominato dalla prima all’ultima partita. Il gruppo ha mostrato nell’arco di tutto l’anno degli ottimi progressi sia tecnici che fisici e mentali e la cosa è stata rimarcata anche durante le varie gare dalle squadre avversarie. Io credo che ogni giovane sportivo dovrebbe accettare ogni tipo di risultato e condividere ciò che accade in campo: abbiamo ricevuto i complimenti nel senso che la nostra è stata la compagine che in assoluto, fra tutti i livelli, ha avuto rispetto all’anno precedente i maggiori margini di miglioramento. È un riconoscimento che fa molto piacere, arrivato da parte di alcuni tecnici.

Le due partite di finale contro l’Aurora hanno avuto un andamento strano: partiamo da quella di andata a Pescara.

R – Un match assurdo! Fino al secondo quarto eravamo avanti di un punto (22-21), pur non giocando bene. Poi un parziale di 27-4 per loro e partita conclusa 48-26 sotto cioè di ben 22 punti. È stata una situazione molto difficile da gestire, con le ragazze totalmente in bambola: forse dopo aver dominato un campionato in quel momento si sentivano private di un qualcosa che era già loro.

A quel punto, dopo una sconfitta così schiacciante, si deve lavorare molto a livello mentale. Solo pochi giorni per preparare una partita di ritorno in casa che, alla vigilia, si presenta come una vera e propria impresa impossibile da compiere. Come si lavora in tali situazioni con ragazze così giovani?

R – Sicuramente si deve cercare di infondere fiducia nei loro mezzi. Io sono un allenatore abbastanza duro, ma in questi casi cambio atteggiamento: divento amico, scherzo, ricordo alle ragazze che nelle due partite contro le avversarie in campionato avevamo vinto sempre bene e che ci se la può fare, senza però farci prendere dalla fretta di recuperare subito il punteggio. Soprattutto le ho fatte lavorare sulle cose che più sapevano fare, quindi infondendo, ripeto, fiducia nelle loro indubbie capacità.

Il miracolo sportivo è arrivato: un vero e proprio trionfo nel match di ritorno.

R – Mi piace dire che la partita è iniziata dentro lo spogliatoio: molte ragazze dopo mi hanno detto che son rimaste molto impressionate dal mio discorso pre – partita. Ho detto semplicemente “abbiamo un piede dentro l’inferno, in una fossa. Adesso possiamo decidere se restarci, farci prendere a schiaffi, farci deridere oppure insieme, prendendoci per mano, pallone dopo pallone, provare a scavare per rivedere la luce e rimettere la testa fuori, uscire cioè dalla fossa. Siamo partiti da questo con la consapevolezza di dover fare subito bene: il primo quarto 23-3, poi nel secondo 43-6 e dunque già finita. Poi al terzo 58-14, nell’ultimo abbiamo avuto una leggera flessione, causata anche da festeggiamenti un po’ anticipati e rotazioni in campo. Alla fine +38 con un incredibile 64-26!.

La società punta moltissimo sul settore giovanile: ora cosa si deve aspettare il Cus da te e cosa invece tu dalla dirigenza?

R – È tutto l’insieme che deve funzionare. Non è che l’anno scorso di colpo il settore giovanile ha cambiato identità perché sono arrivato io. Da solo non sarei arrivato da nessuna parte, credo molto nel lavoro di insieme ed il progetto Cus è stato fatto in quest’ottica. La società ha molta fiducia nei giovani e ha fatto anche degli sforzi enormi per dare spazio e rinforzare il settore. Fra qualche giorno pianificheremo bene con programmi precisi: gli obiettivi primari sono quelli di formare giocatrici per la Serie A. Non vogliamo certo disputare campionati per fare le comparse: dobbiamo essere competitivi a qualsiasi livello e magari, se riusciamo, vorremmo centrare una finale nazionale, cioè entrare nell’elite del basket. Sappiamo che ciò passa attraverso il miglioramento individuale delle giocatrici: alla fine se non avremo una, due o tre giocatrici del settore giovanile che arriverà in prima squadra significherà aver fallito.

Una meravigliosa realtà della vostra squadra è che le ragazze sono tutte di Chieti, dunque anche un vero orgoglio per la città!

R – Beh sì sono tutte della città. Si è ricreato un grande interesse per il basket fra le giovani. Io seguo due gruppi (l’Under 17 e l’Under 14). Hanno fatto quasi trecento allenamenti: vuol dire che hanno lavorato tantissimo ed alla fine i risultati le hanno premiate.

Ovvia anche la soddisfazione nelle parole del Direttore Sportivo del Cus Chieti Massimo Protani che ribadisce l’ottimo lavoro svolto a livello giovanile dalla società.

R – La strada intrapresa è stata fortemente voluta dal Presidente Mario Di Marco e dal Dirigente Responsabile Giovanni D’Agostino che hanno riservato un occhio di riguardo proprio al settore giovanile. L’obiettivo futuro sarà quello di migliorare sempre rendendo ancora più incisiva la programmazione tecnica. Ciò è stato e sarà possibile grazie a figure professionali preparatissime ed alla stretta collaborazione con l’Università D’Annunzio e le sue strutture che regalano ai giovani belle opportunità per poi lavorare al meglio nello sport e nella vita.

Appuntamento dunque per la prossima stagione guardando già a nuovi ed importanti traguardi!

LA ROSA DEL CUS CHIETI UNDER 14 CAMPIONE REGIONALE:

Ferraro Francesca Play

Amico Francesca Guardia

Caratelli Giulia Guardia

Di Felice Francesca Ala

Malandra Giorgia Ala

D’Angelo Maria Play

Del Rosario Lucia Ala

Ricciotti Veronica Guardia

Iuliani Veronica Ala

Tatasciore Marta Ala

Sciarretta Sara Ala

Di Cicco Francesca Guardia

Coach Ghilardi Franco

La stagione del CUS Chieti si chiude con un altro successo ultima modifica: 2011-06-24T12:17:42+00:00 da Piero Vittoria
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Piero Vittoria

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