L’intento di questo terzo allestimento è quello di far conoscere ad un pubblico non solo abruzzese, come è quello che affluisce nella struttura ospitante, le vicende di questa gara automobilistica che come un filo rosso ci conducono nel vivo della società di quegli anni: dalla nascita della provincia di Pescara alla costruzione di infrastrutture che hanno modellato il paesaggio urbano che ci è ora familiare, per scoprire i volti di personaggi politici e sportivi, protagonisti ed interpreti consapevoli di un evento che poneva l’Abruzzo all’attenzione del mondo.
La Coppa Acerbo si corre per la prima volta quando Pescara è ancora un piccolo borgo a sud dell’Aterno che solo nel 1927 si fonderà con Castellammare Adriatico, villaggio di pescatori sulla sponda nord: è proprio qui che la corsa ha il suo traguardo, attraversati gli abitati di Spoltore, Cappelle e Montesilvano per complessivi 25 km. Voluta dall’onorevole Giacomo Acerbo, in memoria del fratello Tito, medaglia d’oro della prima guerra mondiale, la corsa diventa da subito un evento tecnico-sportivo di rilievo non solo nazionale ed un richiamo per la mondanità dell’epoca, totalizzando fino a 20mila visitatori all’anno. Membri della casa reale, gerarchi del regime, ministri e personalità anche straniere dal 1924 in poi si danno appuntamento nella settimana di ferragosto a Pescara. La vita cittadina si anima tra inaugurazioni, ricevimenti e fuochi d’artificio sul mare, mentre la corsa cresce di importanza e viene affiancata da altre gare come la Coppa Abruzzo per vetture da turismo, corse in notturna, un Gran Premio di motociclismo e la prima 24ore disputata in Italia.
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