PESCARA – Nello scenario suggestivo del Parco dei Gesuiti a Pescara, venerdì 27 luglio si è svolto un interessante convegno dal titolo: “Marca Adriatica: Abruzzo, Marche e Molise al Futuro”. Il dibattito è stato organizzato dalla Scuola di Regione; a questo interessante incontro hanno partecipato: il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, il presidente della Regione Molise Michele Iorio e l’ex sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso.
Ed è proprio che in questa occasione che il presidente della Regione Marche, Spacca ci ha gentilmente rilasciato questa intervista:
Presidente Spacca: il suo programma di “ governo”, è incentrato in modo prevalente sulla tematica del “ lavoro”. Da pochi giorni la Regione Marche, in collaborazione con la Confindustria ha ideato un progetto dal titolo: “ Adotta un giovane”. Quali sono le finalità di questo programma?
R – La misura nasce dalla proposta presentata da Confindustria Marche alla Giunta Regionale. Si tratta dell’assegnazione di borse di studio per la realizzazione di esperienze lavorative in aziende marchigiane che si trovano nella necessità di reperire figure professionali specializzate. La borsa di studio assicura la necessaria preparazione professionale al borsista e il passaggio d’informazioni, abilità, conoscenze.
La misura prevede l’assegnazione di 25 borse di studio a favore di giovani laureati e diplomati per un periodo di dodici mesi presso le imprese marchigiane, con una quota di sostegno al reddito per un valore individuale di 750 euro mensili e un valore totale di ogni borsa di 9.000 euro. Questo progetto dà una grande speranza ai giovani ai quali viene offerta l’opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. Dobbiamo dare atto a Confindustria di aver pensato un progetto di grandissimo valore e alle organizzazioni sindacali di svolgere un ruolo molto importante per attuarlo con la massima incisività. La Regione ha creduto sin da subito in questo progetto: lo abbiamo quindi potenziato ed esteso a un numero maggiore di beneficiari. Il tema della disoccupazione giovanile è drammatico ed è quindi necessario promuovere interventi sempre nuovi e ispirati alla massima concretezza. Le Marche sono valutate come la regione italiana più Youth friendly, cioè la più attrattiva in assoluto per i giovani (125,8 rispetto alla media nazionale di 100) secondo un indicatore che misura il potenziale di attrattività per gli Under30 in base a Mercato del lavoro, Imprenditoria, Istruzione, Demografia e aspetti socioeconomici, Dinamica della crisi 2008-2010. In tal senso anche “Adotta un giovane” si è dimostrata una sperimentazione validissima e con risultati di partecipazione inaspettati, tanto che si è deciso di ampliarla aggiungendo 1 milione e 150 mila euro per dare al possibilità ad altri 100 giovani di entrare in aziende e dopo un tirocinio formativo essere assunti attraverso un incentivo di 3000 euro per sostituire le persone che andranno in pensione.
La sua regione quella delle Marche, ha stretto accordi anche con altri paesi tipo il Brasile? Se, sì che tipo di alleanza si tratta?
R – L’internazionalizzazione rappresenta una delle vie dell’exit strategy dalla fase di recessione che sta vivendo l’economia italiana ed europea. La regione Marche ormai da tempo e con un’azione pionieristica, ha avviato una strategia di apertura ai mercati internazionali e di accompagnamento e sostegno alle imprese che vogliono internazionalizzare. I mercati strategici verso i quali la Regione Marche abbiamo indirizzato questa azione sono numerosi. Tra questi, quelli che nel mondo rappresentano indici di crescita economica maggiori e consolidati come: Cina, India, Russia, Brasile. Per l’anno in corso sono attentamente valutati anche altri mercati di interesse come la Corea del Sud, gli Emirati Arabi, il Nord e il Sud America. La sottoscrizione di accordi di collaborazione, in particolare con Regioni di questi Paesi, è una delle strade a supporto della strategia. Numerosissimi i protocolli di cooperazione economica sottoscritti dalla Regione Marche all’estero con Istituzioni pubbliche ed Enti, o da questa promossi a favore di qualificati soggetti che operano nel comparto dell’internazionalizzazione, accordi che hanno facilitato l’apertura ed il posizionamento nei rispettivi mercati. Di particolare importanza sono stati l’accordo con la Provincia cinese dello Jiangsu, realizzato nell’ambito dell’intesa intergovernativa Italia – Cina; con la Federazione delle Camere di Commercio ed Industria della Russia; con il Sebrae ed alcuni Stati del Brasile nei settori del legno e della meccanica; con la Provincia argentina di Santa Fé, con la Camera di Commercio di Dubai.
La Regione Abruzzo è stata definita economicamente una regione “ depressa”. Secondo lei, come può l’Abruzzo superare questa “ depressione”?
R – L’Abruzzo è una grande terra, con una comunità laboriosa e una ricca tradizione. Fattori che, sicuramente, riusciranno a sostenere la regione in questa durissima fase che sta coinvolgendo l’Italia e l’Europa. La collaborazione reciproca, l’avvio di progetti comuni che possano avere la sufficiente massa critica per ottenere ascolto e dunque risorse in Europa è sicuramente un elemento che può giocare a favore. E’ per questo che si rende sempre più urgente la realizzazione della Macroregione adriatico ionica per la cui concretizzazione nel 2014 – quando l’Italia avrà la presidenza di turno della Ue – stiamo lavorando molto intensamente. Costruire uno spazio comune tra le regioni dell’area, come ha sottolineato pochi giorni fa a Bruxelles il ministro degli Esteri Giulio Terzi, apre opportunità significative di crescita in materia ambientale, infrastrutturale, economica. L’associazione e la creazione di reti tra le Regioni Adriatiche è determinante per creare quella massa critica necessaria per avere un’attenzione più continua e concreta da parte delle Autorità Europee e Nazionali. Siamo nella stagione delle aggregazioni territoriali (Regioni, Province) che si organizzano per affrontare problemi comuni come quelli dell’ambiente, dello sviluppo economico-sociale, delle infrastrutture: le Marche e l’Abruzzo lo hanno compreso appieno.