Il Pescara vuole suonare la nona sinfonia

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Contro il Cittadella, che in casa ha già fermato Torino e Sassuolo, i ragazzi di Zeman puntano alla vittoria per cercare di scavalcare i  piemontesi, impegnati lunedì nel big match contro il Verona.  

PADOVA – Dopo la seconda vittoria consecutiva in casa, il Pescara sarà di scena oggi a Padova, contro il Cittadella. La vittoria contro la Juve Stabia, ha permesso ai ragazzi di Zeman di issarsi al secondo posto solitario, ad un punto dal Torino, e ora gli abruzzesi non vogliono certo fermarsi.

Il Cittadella è una delle più belle realtà della B: società sana, giocatori giovani lanciati in serie, e un allenatore, Foscarini, che ha giurato fedeltà alla causa amaranto. Quella attuale è infatti la settima stagione consecutiva in Veneto.

Il Cittadella ha recentemente incassato i complimenti di Zeman. Il tecnico boemo ha infatti dischiarato: “Il Cittadella sta facendo bene e ha un bravissimo allenatore come Foscarini che da anni ottiene risultati importanti. E’ una squadra che gioca e lascia giocare. Pratica come noi il modulo 4-3-3 e, nonostante sia privo di un grosso seguito di tifosi, riesce sempre a conservare la categoria, grazie soprattutto all’ottima organizzazione tattica. All’andata vincemmo di misura, ma soffrimmo le loro ripartenze. All’Adriatico crearono tante occasioni da rete e magari non meritavano di perdere”.
Parole al miele subito contraccambiate da Foscarini: “Zeman è un grande allenatore e un riferimento per tutti. Non dico che scopiazziamo, ma qualcosa del suo gioco e del suo modo di mettere in campo le squadre cerchiamo di farlo nostro. Non credo sia cambiato più di tanto nel corso degli anni, secondo me ha mantenuto la stessa impostazione, facendo soltanto qualche piccolo ritocco”.

Stima reciproca dunque tra i due allenatori che si sfideranno tra poche ore. Ma che partita si dovrà attendere il Pescara?

Il Cittadella userà un 4-3-3 speculare a quello abruzzese. Il tridente d’attacco dei veneti Di Roberto-Maah-Di Carmine è certo molto meno prolifico di quello abruzzese (i tre insieme hanno collezionato 17 reti, 4 in meno del solo Immobile), ma sa comunque come mettere in difficoltà il Pescara. Quest’anno a Foscarini manca un vero bomber d’area, come erano Ardemagni, Meggiorini e Piovaccari (i tre centravanti plasmati dal tecnico amaranto nel recente passato), così ha deciso di effettuare un calcio basato più si possesso palla e sui passaggi palla a terra, che non sui lanci lunghi.

Per poter effettuare questo tipo di gioco, a gennaio è arrivato dall’Andria, una vecchia conoscenza del Pescara: Andrea Paolucci. Il centrocampista, classe 1986, è nato infatti proprio nella cittadina adriatica ed è lì che ha mosso i primi passi, calcisticamente parlando, prima di passare alla Fiorentina. I viola lo hanno mandato in giro per l’Italia, prima di girarlo in compartecipazione al Cittadella, a gennaio.

Il suo ruolo è quello di regista arretrato, abile sia nella costruzione che nel recuperare palloni. Gli toccherà dunque fronteggiare Verratti, in grande spolvero in quest’ultimo periodo. È in questa sfida che si deciderà probabilmente il destino di Cittadella-Pescara.

Tra gli abruzzesi, infatti, il calo di forma avvertito ultimamente da Cascione, fa sì che la costruzione della manovra passi tutta per il numero 10 abruzzese. A destra, Zeman poi ha ancora dei dubbi nel ruolo di interno: Nielsen o Kone? L’ivoriano si è dimostrato in palla martedì, ma Nielsen assicura maggior dinamismo, quello che potrebbe servire maggiormente per tentare di frenare i possibili inserimenti di Busellato, il centrocampista con più classe dei veneti.

Cascione invece se la dovrà vedere con Vitofrancesco, difensore trasformato in interno da Foscarini e autore fin qui di tre gol.

È proprio a sinistra che il Pescara rischia di correre i pericoli maggiori. In quella parte di campo, l’asse Ciancio-Vitofrancesco-Di Roberto potrebbe creare non pochi problemi, visto anche che Balzano ha manifestato recentemente un calo importante nelle sue prestazioni.

C’è da dire però, che le due squadre arrivano a questa sfida in condizioni del tutto differenti. Il Cittadella è reduce dalla scoppola di Modena, mentre il Pescara  è uscito vittorioso dalla sfida con la Juve Stabia. La statistica dice inoltre che i veneti non vincono in casa dal 6 gennaio (2-1 all’Empoli) e nelle ultime 3 gare casalinghe ha ottenuto due pareggi e una sconfitta. Mai però come questo i numeri possono ingannare. I ragazzi di Foscarini hanno infatti incontrato nelle ultime tre partite in casa Torino, Sassuolo e Brescia, pareggiando con i primi due e perdendo solo con la lanciatissima squadra di Calori.

Sarà quindi una sfida da non sottovalutare per il Pescara. Gli abruzzesi sono alla ricerca della nona vittoria in 11 gare, risultato che permetterebbe loro i confermare il secondo posto, se non di puntare al primo, visto che il Torino, lunedì ospiterà il Verona.

Bisogna dunque continuare a segnare per continuare a sognare la serie A.

Il Pescara vuole suonare la nona sinfonia ultima modifica: 2012-03-10T11:13:38+00:00 da Davide Luciani
Pubblicato da
Davide Luciani

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