In uscita l’ottavo libro realizzato dallo scrittore aquilano, edito da One Group. Prefazione a cura di Tiziana Grassi, di seguito un estratto
L’AQUILA – In corso di stampa per i tipi delle Edizioni One Group, é imminente l’uscita del volume “Grand Tour a volo d’Aquila” di Goffredo Palmerini. L’ottavo libro dello scrittore aquilano, bella copertina e una pregiata veste grafica, apre le sue 352 pagine con la presentazione dell’insigne scrittore e poeta Hafez Haidar, gia’ candidato al Premio Nobel per la Pace ed attualmente al Nobel per la Letteratura, docente presso l’Universita’ di Pavia. La prefazione é di Tiziana Grassi, studiosa di migrazioni, scrittrice e per molti anni autrice per la Rai. Pagine davvero intense la prefatrice dedica al giornalismo di servizio e ai temi che affliggono il tempo che viviamo, riconosciuti fortemente presenti e di significato rilevante sia nel volume che nel quotidiano impegno di Goffredo Palmerini.
Qui di seguito, con il consenso dell’editore, si riporta un estratto della Prefazione di Tiziana Grassi.
PREFAZIONE
«La solidarietà del genere umano non è solo un segno bello e nobile,
ma una necessità pressante, un “essere o non essere”,
una questione di vita o di morte ».
Immanuel Kant
Nel caos scomposto di questo nostro tempo drammaticamente spaesato e spaesante, sentiamo la necessità e l’urgenza di legami e punti di riferimento. L’urgenza di alte e giuste idealità che possano contrapporsi all’involuzione del mondo contemporaneo che ha smarrito la prospettiva lunga e profonda della Storia e accantonato il patrimonio di molte coordinate valoriali. Non si arresta la strage di esseri umani nel Mediterraneo, in questa estate del 2018. E mentre l’annuario di Goffredo Palmerini sta per andare in stampa, fa il giro del mondo l’immagine dello sguardo nel vuoto di Josefa che, aggrappata a un pezzo di legno in mare per 48 ore, è stata l’unica persona sopravvissuta all’ennesimo naufragio a cui assistiamo attoniti e sgomenti. Quello sguardo è il naufragio dei nostri valori, dell’umanità che stiamo perdendo, della incapacità di compartecipazione e indignazione.
In quegli occhi che hanno visto l’orrore c’è il nostro vuoto e il nostro progressivo allontanamento dai fondamenti umanitari. Quegli occhi ci riguardano. La profondità di quei mari somiglia così tanto alla profondità universale dell’Humanitas che abbiamo perduto. E ne troviamo l’eco anche nelle acutissime parole del Presidente Mattarella alla Comunità italiana d’Argentina a Buenos Aires, nel maggio 2017, trascritte in questo volume-mondo Grand Tour a volo d’Aquila di Goffredo Palmerini: «[…] I mezzi di comunicazione portano alla nostra attenzione immani tragedie, in cui i temi della solidarietà e della dignità della persona si scontrano con intolleranza, discriminazioni e diffusa incapacità di comprendere ciò che è in atto, ciò che sta accadendo al mondo, di spostamenti e fenomeni epocali […]».
Tiziana Grassi