Non si esclude l’ipotesi di istigazione al suicidio se non addirittura di omicidio. Tanti gli interrogativi che la vicenda pone all’attenzione degli inquirenti. La ragazza non guida e non ha l’auto. Come ha fatto a raggiungere il cavalcavia nella notte tra lunedì e martedì, all’uscita dal ristorante dove lavorava a Tortoreto Alto, che dista alcuni chilometri dal luogo del ritrovamento? Con chi era? Chi l’ha accompagnata?
La polizia cerca ora testimoni e provvederà intanto ad analizzare il telefonino ascoltando diversi testimoni fra amici, colleghi di lavoro e conoscenti. Tutte le ipotesi sono aperte, anche quella per cui la ragazza possa essere stata uccisa prima e gettata poi dal cavalcavia simulando il suicidio. Il pm Irene Scordamaglia attende gli esami medico-legali sui resti della ragazza, sul cui vissuto si indaga.
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