FSE: Seminario su Piano 2009-11

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Durante l’evento dal titolo “FSE: 23 progetti, 134 milioni di opportunità” è stato presentato il  piano operativo 2009-10-11 del Fondo Sociale Europeo 2007-2013 , ma si è anche  riflettuto sulle prospettive economiche e sociali dell’Abruzzo.

PESCARA – Si è svolto,ieri, all’Auditorium Petruzzi il seminario informativo del Piano Operativo del Fse 2009-2011 dal  titolo”FSE: 23 progetti, 134 milioni di opportunità”, durante il quale si è puntualizzato che punta sull’innovazione, sull’istruzione e sulla capacità d’impresa del singolo il nuovo programma della Regione Abruzzo relativo al Piano operativo del Fondo sociale europeo che fa riferimento al triennio 2009-2011.  Sul piatto dei finanziamenti ci sono 134 milioni di euro che finanzieranno 23 progetti che partono dal mondo del lavoro per arrivare al sociale, alla formazione, all’istruzione, alla ricerca e all’innovazione.

Ha detto l’assessore Paolo Gatti:

si  tratta di un’opportunità importante per tutto il sistema Abruzzo. Con questo programma noi vogliamo raggiungere due obiettivi: uno, più immediato legato alla terapia d’urto per far fronte alle difficoltà di oggi legate soprattutto all’occupazione; un altro, di più ampio respiro, legato alla possibilità di dare e creare nuove opportunità di crescita, di costruire cioè un futuro migliore con opportunità migliori. E su questo fronte ci sono progetti interessanti a cominciare dalla scuola. Un occhio particolare  è stato poi riservato all’inclusione sociale per la quale all’interno del programma sono stati previsti 25 milioni di euro.

L’assessore ha poi fatto il punto sullo stato del Piano operativo del Fondo sociale europeo, che fino a qualche anno fa era a rischio di disimpegno automatico con la restituzione all’Unione europea dei fondi non spesi ed ha così spiegato :

negli ultimi anni,la tendenza è stata invertita  e siamo riusciti a spendere bene quello che ci era stato assegnato evitando in questo modo il disimpegno. Anche su quest’ultimo programma elaborato dagli uffici dell’assessorato al Lavoro ci sono elementi di novità, a cominciare dal fatto che esso è nato con il contributo delle parti sociali, delle maggioranza e delle opposizioni consiliari. Su una dotazione finanziaria di 134 milioni  abbiamo scelto di non finanziare 134 progetti, evitando in questo modo la pratica dei finanziamenti a pioggia, ma abbiamo concentrato le nostre attenzioni su 23 progetti proprio perché vogliamo che le opportunità che eventualmente si creeranno da questi progetti potranno essere durature.

In questo senso, consensi alla politica della Regione Abruzzo sono arrivati anche da Gianni Bocchieri, Capo della segreteria tecnica del ministero della Pubblica istruzione, che ha confermato che “la linea della Regione coincide con gli obiettivi del ministero in quanto si ritiene importante concentrare le risorse su un numero di progetti limitato ma utili”.

Il presidente della Regione Abruzzo,Gianni Chiodi, intervenuto all’incontro,  ha dichiarato:

i 134 milioni rappresentano una grande opportunità per la nostra regione soprattutto sul piano del lavoro e della coesione sociale ed economica. Stiamo affrontando un cambiamento radicale del modo di fare politica, e in questo ambito, soprattutto in un momento di crisi generalizzata, occorre rigore per la gestione delle risorse. Bisogna ripensare un nuovo modello di welfare. Un welfare meritrocratico che deve puntare a premiare le capacità e non il privilegio di pochi. L’obiettivo della crescita non può prescindere però dalla competitività. Per questo occorre una rottura netta con il passato. In un momento difficile a livello nazionale, ed ancor di più per l’Abruzzo, bisogna far ricorso alla compartecipazione politica e a quella comunità di intenti di tutte le componenti.


Il presidente ha poi fatto riferimento alla situazione passata e a quella attuale e ,senza sottovalutare le difficoltà che stiamo vivendo ha rimarcato i primi lievi segnali positivi:

prima  c’era la concertazione. Oggi è diverso perchè dobbiamo guardare al futuro mettendo in campo i giovani e dunque il futuro della nostra Regione? Bisogna dire basta alla retorica del declino. In un momento in cui è d’obbligo vincere la nostra sfida, occorre motivazione, ottimismo e voglia di fare. Se è vero che a livello economico stiamo vivendo la crisi economica più dura dal 1929, è altrettanto vero che da tre trimestri l’Abruzzo chiude con segno positivo riguardo crescita, esportazioni e produzione. Se il segno positivo è a due cifre, vuol dire che ci sono tutte le condizioni per poter ripartire con ancora più vigore.

Il presidente della Regione ha poi trattato anche il tema dell’occupazione:

il  problema c’è e non lo nascondiamo, anche perchè le imprese attendono di vedere quello che accadrà, prima di tornare ad assumere. Al di là di questo è però credo necessario cambiare il modello di sviluppo, investendo sulla qualità. Formazione continua e istruzione devono essere alla base di questo cambiamento che deve poi andare di pari passo con il miglioramento dei processi meritocratici. Il futuro sarà quello dell’imprenditorializzazione giovanile. E per questo il ruolo della Regione deve essere quello di supportare e incoraggiare lo sviluppo imprenditoriale giovanile che è condizione essenziale per lo sviluppo.

FSE: Seminario su Piano 2009-11 ultima modifica: 2010-12-23T09:14:09+00:00 da Donatella Di Biase
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Donatella Di Biase

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