FRANCAVILLA AL MARE (CH) – Nei giorni scorsi, al Museo Michetti di Francavilla al Mare è stato presentato il libro “Da Acerra a Zazzeroni. Dizionario Emozionale degli artisti d’Abruzzo” di Massimo Pasqualone, per le Edizioni Noubs. Sono intervenuti: Antonio Luciani, sindaco della Città di Francavilla al Mare, Francesco Todisco, consigliere comunale, Fabrizio Di Stefano, presidente della Fondazione Cantiere Abruzzo, Valerio Baldassarre, Roberto Di Giampaolo, presidente dell’Associazione Lejo, l’incontro è stato moderato dalla giornalista Daniela D’Alimonte.
“Massimo Pasqualone fa parte del comitato scientifico della nostra Fondazione – ha sottolineato il presidente della Fondazione Cantiere Abruzzo, Fabrizio Di Stefano – quindi sembrava giusto venire a presenziare l’incontro riguardante questo nuovo lavoro del professore. Un lavoro che poi si incentra su quella che è la maggiore passione del professore che è quella dell’arte figurativa. In questo vanno individuati tanti meriti che il professore ha tra cui quello della nostra parte di Abruzzo di aver saputo valorizzare tante vocazioni artistiche di giovani e meno giovani, di donne e di uomini, che si avvicinano all’arte figurativa. Da qui questa pubblicazione che ne tratteggia lo spirito e l’animo di 60 di questi ed anche coloro che sono tratteggiati in questo testo hanno una bella soddisfazione”.
La mostra resterà aperta fino al 9 giugno negli orari di apertura del Museo. Sulla presentazione del libro il presidente dell’associazione Lejo, Roberto Di Giampaolo, ha detto: “Per me è stato veramente un piacere presentare questo magnifico lavoro di Massimo Pasqualone nel quale ha racchiuso 60 artisti da lui recensiti in maniera ammirabile. È stato un grande privilegio quello di poter scrivere la prefazione per rimarcare questo momento indimenticabile del professor Pasqualone, un critico d’arte più che emergente che in Abruzzo è diventato un personaggio di sicura fama e a livello italiano si sta affermando in maniera sempre maggiore. Quello che ha fatto Massimo Pasqualone in questo volume è veramente importante, non si è limitato alla lettura del quadro ma è andato oltre, ha cercato di capire ed interpretare lo spirito che ha portato l’artista a realizzare l’opera d’arte ed è proprio quella la cosa più importante. L’artista in un tumulto di emozioni che denotano ciò che è la sua interiorità, il critico d’arte in qualche maniera deve riuscire a legare questi elementi e a descrivere chiaramente ciò che l’artista ha rappresentato sulla tela e in questo Massimo Pasqualone è stato bravissimo riuscendo a raccogliere l’anima dell’artista, a descrivere e rappresentare il mondo dell’arte e degli artisti che è un mondo fantastico. Speriamo che ci sia sempre spazio per l’arte e per la cultura perché ultimamente se ne parla sempre di meno”.
Sono tantissime emozioni, è stata una giornata bellissima, ringrazio tutti, non solo gli artisti, le autorità, i relatori, ma anche tutti coloro che sono intervenuti”.
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