CHIETI – Da oggi 20 novembre, ore 18, al Museo Archeologico Nazionale di Villa Fregerj (Chieti-Villa Comunale), nella bella sala della Biblioteca, la Soprintendenza Archeologica e l’Archeoclub, in collaborazione con l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara organizzano una serie di cinque incontri per il grande pubblico, attorno a vari aspetti delle terme di Chieti.
Questo è proprio l’anno delle terme romane: il grande monumento teatino ed in particolare i loro mosaici sono al centro di una serie di iniziative che coinvolgono oltre alla Soprintendenza l’Università, le scuole superiori del territorio, i due musei nazionali e le associazioni per la valorizzazione del patrimonio culturale, prima fra tutte l’Archeoclub.
L’Università dedica infatti quest’anno un laboratorio di ricerca e alta formazione che si concluderà con il restauro dei mosaici ad opera degli allievi diretti dai tecnici della Soprintendenza, durante il maggio teatino.
L’Archeoclub, sempre sensibile alla valorizzazione e alla comunicazione al pubblico del grande patrimonio archeologico teatino, ha voluto affiancare il progetto universitario con una serie di conferenze, aperte a tutto il pubblico e non solo ai propri soci, tenute dai docenti dell’Università e dai funzionari della Soprintendenza, che tratteranno vari argomenti:
– “La struttura e il funzionamento delle terme romane” (20 novembre, prof. Gabriele Iaculli);
– “Gli scavi, i restauri, la tipologia delle terme di Chieti” (27 novembre, dr.ssa Sandra Lapenna);
– “I mosaici delle terme i temi marini” (4 dicembre, prof. Sara Santoro);
– “I marmi delle terme (11 dicembre, dr.sse M.Adelaide Rossi e Silvano Agostini);
– “Le terme in età medievale” (18 dicembre prof.ssa M.Carla Somma).
Un viaggio di studio a fine aprile condurrà allievi dell’Università e soci dell’Archeoclub a visitare altri grandi complessi musivi nell’Italia settentrionale (Rimini-Ravenna-Aquileia-Scuola di restauro del mosaico di Spilimbergo), con la collaborazione della Provincia di Chieti.
Il tema delle terme e dei loro mosaici, la loro conoscenza, valorizzazione e fruizione, viene così trattato anche per gli appassionati di archeologia “adulti” cosicché tutti i cittadini possano riscoprire questo monumento particolarmente significativo del patrimonio archeologico chietino.