PESCARA – Un epilogo sorprendente ma in perfetto stile Baldini: sincero, istintivo e carico di umanità. Dopo aver riportato entusiasmo a Pescara e una promozione che sembrava un sogno, lascia da vincente, ma anche da uomo che ascolta il proprio cuore.
Le sue parole sulla “magia e follia” ricordano quanto il calcio, per lui, sia sempre stato una questione viscerale, non solo professionale. Preferisce fermarsi piuttosto che proseguire senza quella scintilla che lo ha sempre distinto.
Ha voluto esprimere la propria gratitudine al presidente Daniele Sebastiani e al direttore sportivo Pasquale Foggia per il sostegno ricevuto, sottolineando con orgoglio di aver contribuito a riaccendere la passione in città, riportando allo stadio oltre 20.000 tifosi. Tuttavia, dopo una stagione intensa e ricca di emozioni, ha scelto di prendersi una pausa almeno fino a gennaio, per dedicarsi alla famiglia e ritrovare quella scintilla interiore che da sempre alimenta il suo modo unico di vivere il calcio.
Ora il Pescara si ritrova a dover ripartire da zero in panchina proprio quando la Serie B bussa alla porta.