Cosa resta delle aspirazioni a cambiare ogni cosa e del «vogliamo tutto» delle generazioni del Sessantotto? E cosa rimane della sinistra che tanto segnò la storia del Novecento? Un viaggio tra passato e presente, e una riflessione su una politica della radicalità nell’età neoliberista in un dialogo con l’ex presidente della Camera Fausto Bertinotti.
BIO
Fausto Bertinotti è stato segretario di Rifondazione Comunista e Presidente della Camera dei Deputati del Parlamento italiano. È autore di più libri, tra i quali “La camera dei lavori”, “Verso la democrazia autoritaria”, “Pensare il ‘68” (con Alfonso Gianni), “Le idee che non muoiono” (con A. Gianni), “Non violenza – Le ragioni del pacifismo”, “L’Europa delle passioni forti”, “Io ci provo”, “La città degli uomini. Cinque riflessioni in un mondo che cambia” con Sergio Valzania, “Chi comanda qui? Come e perché si è smarrito il ruolo della Costituzione?”, “Le occasioni mancate”, “Sempre daccapo”, “Colpita al cuore – Perché l’Italia non è una repubblica fondata sul lavoro”. È stato insignito della Legion D’Onore, la più alta onorificenza attribuita dalla Repubblica francese. L’Università di Tunisi gli ha conferito la Laurea Honoris Causa nel 2016.
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