Lunedì 25 giugno ore 21 presso l'Aurum di Pescara l'Assessorato alla Cultura di Pescara e l'Associazione Elle Elle - Lingua e Linguaggi presentano uno spettacolo teatrale ispirato alla tragedia di Marcinelle (8 agosto 1956). Ingresso libero.

Tratto da una storia vera, il testo di “Radici profonde - Le altre voci di Marcinelle” si pone l’obiettivo (non impossibile) di narrare una vera e propria tragedia cercando di non abbandonare mai quel senso di speranza e di riscatto che di solito anima e sostiene le persone nei momenti difficili della loro vita.

Le “vedove bambine” di Marcinelle si ritrovarono sole, da quel maledetto 8 agosto del ‘56, in un paese in parte estraneo, in parte ostile, con il peso della loro sofferenza e con la responsabilità degli orfani da crescere. Eppure ce l’hanno fatta. Un “dopo-Marcinelle” c’è stato: fatto di sacrifici e di amore, di coraggio e di rassegnazione. Ma c’è stato.

É questo l’elemento su cui fa leva lo spettacolo, a partire dal titolo: da quel passato drammatico è emerso un sottile, ma solidissimo, filo di forza e di speranza, che ha dato vita e forma al futuro.

L'appuntamento rientra nel cartellone del Festival Solstizio - Equinozio in programma durante il periodo estivo a Pescara.

Testo: Martina Buccione (tratto dal romanzo “La nostra Marcinelle. Voci al femminile” - Edizioni Menabò-Fondazione Pescarabruzzo, 2016, di Martina Buccione)

Regia: Federica Vicino

Attori della compagnia Officine Solidali Teatro con la partecipazione degli alunni della classe VA del 6° Circolo Didattico di Pescara.

Foto-installazioni: Max Pelagatti Photography & Training