Marzo, 2019

23mar(mar 23)18:0006apr(apr 6)20:00Gino D'Ugo mostra personale al 16 Civico Pescara

la pratica inevasa

Quando

Marzo 23 (Sabato) 18:00 - Aprile 6 (Sabato) 20:00

Dove

16 Civico - spazio per l'arte contemporanea Pescara

Strada provinciale S. Silvestro 16 San Silvestro spiaggia - 65129

Informazioni sull'evento

Dal 23 marzo al 6 aprile 2019 a 16 Civico Pescara si potrà visitare la mostra personale d'arte contemporanea di Gino D'Ugo "La pratica inevasa". Evento organizza dall'Assessorato alle Politiche Culturali della Città di Pescara in collaborazione con “Opus” e “16 Civico”, spazio indipendente per l'arte contemporanea. Ingresso gratuito, nei giorni successivi l'inaugurazione è necessaria la prenotazione.

“Rimango spesso colpito e rapito da quei muri dove le persone affiggono oggetti, foglietti con frasi, oboli dedicati a una presenza superiore, o alla sorte, perché protegga qualcosa a cui tengono, qualcosa di prezioso. Interpreto questi luoghi attraverso i frammentari individuali pensieri che manifestano, come accumulatori di energie. Li leggo come una manifestazione del senso del sacro individuale, che non è regola d’ordine ecclesiastico né ideologia” G. D’Ugo

Questi accumulatori mi fanno riflettere sull’ intimo e il personale, una dimensione che va ben oltre il dominio di una ragione totalizzante, hanno un valore di interferenza ed interruzione riguardo alla formazione di un quotidiano omologato. Parlano anche di cose che rimarrebbero lì, sedimentate, senza ricevere risposta o liberazione, costrette a un'altra dimensione dettata da obblighi quotidiani e vicissitudini. Invece questo traboccare trasmette un processo di accrescimento della sensibilità, gratta sotto la superficie per far emergere dal buio cosa c’è nel fondo, esce da un isolamento del tutto personale per rendere manifesti intimi pensieri, protegge una fiamma interiore e supera un universo molto più vasto di ciò che si delinea concluso nella forma. Permette un dialogo, una continua possibilità e condizione di rilettura di quello che permane.

La pratica inevasa è un processo partecipativo che associa memoria collettiva e individuale. Non c’è narrazione, è una riorganizzazione del linguaggio e del pensiero, zona aperta e relazionale. Tale processo vuole rendere la memoria pratica liquida, dove componenti essenziali (non disgiunti) dell’esistenza individuale si rimescolano nell’ oceano, seppur parziale, del collettivo.

La pratica inevasa vuole superare il concetto del pensiero ricorrente che la vita scorra e termini con la dissoluzione del corpo, ciò che è ricordato continua a vivere e per essere ricordato ha necessità di trasmissione. Il termine di inevaso viene comunemente utilizzato per le pratiche degli uffici e della burocrazia, dove una infinità di pratiche staziona come un corpo morto in fondo al mare.

In questa pratica è previsto invece uno slittamento sul piano di esercizio catartico, qualcosa che è rimasto nel buio profondo che a volte riaffiora lievemente o qualcosa di ingombrante che quotidianamente pesa sull’anima: un’immagine, un pensiero , un desiderio inespresso, l’isola che non c’è ma esiste nel profondo, lo scheletro in fondo al mare a cui restituire la carne facendolo affiorare dagli abissi.

In tale processo partecipativo si invitano le persone a dedicare a questo insieme una parte di loro, che si manifesti in modo libero e fuori dalla mera rappresentazione o dalla riproduzione fedele, favorendo l’emergere di un impulso che elimini persino la paura del contraddirsi, per un evolversi sociale che rompendo sistematicamente la convenzione ne rispetti l’esistenza.

Si vuole creare un luogo dove slittano parole e significati, immagini che creano molteplici e infinite tracce dell’esistere quotidiano. All’atto pratico il frammento individuale, cartaceo, che dovrà non essere superiore ad un formato A4, potrà rivelarsi nella forma di una frase, di uno scritto o semplicemente di un immagine e verrà esposto in una visione di insieme collettiva.

16Civico di Pescara si pone come primo appuntamento di questo processo relazionale dove il pubblico si trova a partecipare e a completare l’opera tutta attraverso le proprie espressioni e la propria esperienza. Quest’ultima si basa su un percorso espositivo che vedrà protagoniste un’installazione e alcune opere che faranno da trait d’union con l’opera relazionale.

Le pratiche non dovranno avere alcuna firma sul lato anteriore e potranno a libera scelta essere firmate o no sul lato posteriore. La consegna delle citate pratiche potrà avvenire nel periodo antecedente l’esposizione, ma anche durante il suo svolgimento. Se dovessero pervenire in ritardo rispetto a questi tempi potrebbero essere utilizzate per possibili futuri appuntamenti. Potranno essere consegnate a mano direttamente all’artista o recapitate in busta chiusa presso: 16 Civico - Strada Prov.le S. Silvestro, 16 65129 Pescara. Oppure essere inviate ai rispettivi indirizzi mail: gino.dgo@gmail.com - 16civico@gmail.com

Dovranno essere consegnate complete della sottoscritta liberatoria compilata e firmata.

L'evento è sponsorizzato dal progetto "Auà" presso “Le stanze di Bruno” [ Pescara ]