Festival delle Città del Medioevo 2025 a L'Aquila

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Dettagli dell'evento

Si svolgerà dal 27 al 29 giugno a L’Aquila la terza edizione del Festival delle Città del Medioevo.

Il Festival comincerà ufficialmente venerdì 27 giugno alle 21.15 all’Auditorium e prevederà, dopo i saluti istituzionali, il dialogo dedicato al tema cibo e risorse tra passato e presente fra l’imprenditore Oscar Farinetti (il suo ultimo libro si intitola Hai mangiato? ed è pubblicato da Slow Food Editore) e il medievista Duccio Balestracci, emerito dell’Università di Siena, moderato da Mario Prignano, giornalista del TG1.

Nel pomeriggio si terranno, sempre all’Auditorium, la presentazione del volume Storia di Ascoli. Il Medioevo (Edizioni Lìbrati) a cui interverranno Duccio Balestracci e Arturo Verna, Presidente dell’Istituto Superiore di Studi storici Cecco d’Ascoli di Ascoli Piceno. A seguire, nello spazio antistante il Castello, il gran finale del torneo di scacchi, con un duello a scacchi viventi.

La giornata di sabato 28 giugno si aprirà con la lezione di Alfonso Forgione dal titolo La tavola degli aquilani prima e dopo la città, in cui verranno descritte le abitudini alimentari del contado aquilano attraverso i numerosi reperti archeologici rinvenuti nel territorio, a cui seguirà l’intervento di Marco Valenti, archeologo e professore di Archeologia Cristiana e Medievale all’Università di Siena, dal titolo Alimentazione e gerarchia sociale nell’altomedioevo toscano: due casi esemplari, incentrato su come si nutrivano i Longobardi. La mattinata proseguirà con un’affascinante sezione dal titolo Cibo e scienza in archeologia, dedicata all’esplorazione delle abitudini alimentari nel Medioevo alla luce della ricerca scientifica. Le tre relatrici terranno ciascuna un intervento: Uomo e animali quello di Chiara Corbino (archeozoologa), Siamo quello che mangiamo quello di Valeria Amoretti (antropologa fisica), e infine Dimmi cosa mangi e ti dirò… perché. Risorse vegetali nel Medioevo, quello di Chiara Comegna (archeobotanica). Le tre scienziate operano presso il Parco Archeologico di Pompei, e il loro lavoro si concentra sull’analisi scientifica dei materiali organici rinvenuti durante le campagne di scavo, con l’obiettivo di ricostruire aspetti fondamentali della vita quotidiana e del regime alimentare delle popolazioni del passato.

Il pomeriggio del sabato vedrà una serie di interventi in successione su abitudini alimentari in ambienti insoliti o che a noi oggi sembrano per certi versi incomprensibili: il primo sarà quello di Amalia Galdi, professoressa Storia delle Istituzioni in Età Medievale all’Università di Salerno, specializzata in agiografie (quella di San Benedetto da Norcia è pubblicata dal Mulino) su un tema molto curioso, Il cibo e il monastero. A seguire, Beatrice Del Bo, che insegna Storia economica e sociale del Medioevo e Didattica della Storia all’Università degli Studi di Milano ed è esperta nell’utilizzo dei veleni durante il periodo medievale – tema su cui ha scritto Arsenico e altri veleni (il Mulino, 2024) –, terrà una lezione dal titolo Cibi avvelenati e rimedi. Francesco Marzella, studioso di letteratura latino medievale, nel suo intervento A tavola con Re Artù racconterà cosa succedeva durante i banchetti alla corte del leggendario re dei britanni (a cui è intitolato il suo ultimo saggio appena pubblicato da Laterza). Chiuderà la serie l’intervento dello storico Duccio Balestracci dal titolo Popolo e cibo nel Medioevo, tema sviluppato attraverso una narrazione fatta da personaggi minuti, piccoli commercianti, contadini, gente di piazza e di taverna, che ha trasmesso racconti originali e fuori dalla percezione tradizionale del medioevo.

A concludere il pomeriggio la lezione speciale Alla tavola di Margherita durante la quale si alterneranno Silvia Mantini, professoressa di Storia Moderna all’Università dell’Aquila e autrice di Reti d’Europa. Margherita d’Austria tra confine e modernità (Laterza, 2024) con l’intervento La storia e le fonti, e a seguire Luca Pezzuto, professore di Storia dell’Arte Moderna e Storia della Critica d’Arte all’Università dell’Aquila, che in L’arte e l’iconografia parlerà della rappresentazione del cibo a corte attraverso i dipinti del Quattrocento e Cinquecento.

La serata vedrà sul palco dell’Auditorium il giornalista e saggista Paolo Mieli (il suo ultimo libro è Fiamme dal passato, Rizzoli, 2024) in un dialogo con Amedeo Feniello dal titolo Evviva il medioevo.

La mattina di domenica 29 giugno sarà dedicata al tema portante di questa edizione, Le risorse e la città, giacché l’approvvigionamento e la distribuzione delle risorse alimentari diventa per le città medievali il modo per esercitare il controllo sul territorio e sulle sue risorse, e i cinque interventi presentano i casi di cinque città strategiche: Napoli, Parigi, Venezia, Firenze e Siena. Amedeo Feniello parlerà dello sviluppo di Napoli, Mathieu Arnoux, professore di Storia Medievale all’Université de Paris VII e Directeur d’études all’EHESS (Paris), di Parigi, Luciano Pezzolo, professore di Storia Moderna all’Università Ca’ Foscari, si occuperà di Venezia, Franco Franceschi, professore di Storia Medievale presso l’Università di Siena, parlerà di Firenze, e infine Gabriella Piccinni, professoressa di Storia Medievale all’Università di Siena, presenterà il caso di Siena.

Sempre sabato, nel pomeriggio, all’Auditorium si terrà la presentazione del volume Medioevo che crea (Laterza, 2025): ne parleranno due dei curatori, Franco Franceschi e Gabriella Piccinni, con Amedeo Feniello.

La chiusura di questa edizione del Festival delle Città del Medioevo è affidata a Mario Tozzi, Primo ricercatore CNR e noto divulgatore scientifico, il cui intervento dal titolo Sapiens, fine corsa, sarà introdotto da Alfonso Forgione.

La fiera del libro e i rievocatori

Le lezioni di storia saranno arricchite dalla fiera del libro e da rievocazioni, esibizioni, spettacoli, laboratori e visite guidate. Cuore del Festival, per i tre giorni della manifestazione, sarà il Parco del Castello che ospiterà il “Villaggio dei Rievocatori”, un affascinante percorso di Living History che permetterà a grandi e piccini di immergersi nella storia medievale italiana. Per il programma del “Villaggio dei Rievocatori” si veda l’allegato dedicato.

Nel Parco sarà allestito anche uno spazio dedicato alla Fiera del Libro medievale, con tutte le novità delle maggiori case editrici e i grandi classici sul tema.

Il Festival si dimostra anche quest’anno un’occasione per instaurare un proficuo dialogo tra Università, Comune dell’Aquila, istituzioni e associazioni culturali cittadine, che organizzeranno nel contesto del Festival attività, momenti di divulgazione e visite guidate. La partecipazione del Museo Nazionale d’Abruzzo (Munda) e dell’Archivio di Stato dell’Aquila, dell’Istituto Nazionale dei Castelli, della locale sezione dell’Archeoclub, delle associazioni culturali cittadine come Iemoinnanzi e Pantarei ma soprattutto dei Comuni limitrofi dell’Aquila, come Ocre, Tornimparte e Rocca Calascio, sono elementi forti di vitalità culturale di un territorio come quello aquilano che fa della rete e della collaborazione un elemento di stimolo che manifestazioni come il Festival delle Città del Medioevo promuovono e alimentano e che vanno nella direzione di una sempre più forte aggregazione delle energie del territorio per la crescita culturale di questa porzione della regione abruzzese, anche in vista del grande appuntamento nazionale di L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026.

L’apertura straordinaria del Bastione Est del Castello, sala espositiva del Museo Nazionale d’Abruzzo dedicata allo scheletro di Mammuthus meridionalis scoperto 70 anni fa in località Madonna della Strada di Scoppito, contribuirà a rendere indimenticabile questa edizione del Festival.

Tutti gli incontri si svolgono all’Auditorium del Parco all’Aquila e sono a ingresso libero.

Quando

27 giugno 2025 21:15 - 29 giugno 2025 23:59(GMT+02:00)

Dove

Auditorium del Parco L'Aquila

Viale delle Medaglie d'Oro, 67100 L'Aquila

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